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Live-Non è la D'Urso, Rocco Casalino e la pazzesca confessione su Barbara D'Urso: "Quando lo facevi, andavamo nel panico"

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Rocco Casalino torna a Mediaset (dov’è nato in tv con il primo Grande Fratello). Poi la virata e l’ascesa con l’esperienza politica al fianco di Giuseppe Conte, come portavoce a Palazzo Chigi. Ora ha scritto un libro, Il portavoce. La sua infanzia, come racconta, è difficilissima (trascorsa tra Italia e Germania). A Mediaset, ci torna come ospite di Barbara D'Urso in prima serata, al Live-Non è la D'Urso di ieri sera, domenica 21 febbraio.

 

Nel ‘94 muore suo padre e sei anni dopo si laurea in Ingegneria a Bologna. Poi diventa giornalista. E con la nascita del M5s la sua seconda vita: segue premier Conte ovunque. Lacrime di commozione quando Conte lascia Palazzo Cighi. “Ha qualità umane pazzesche”, dice parlando di Conte. “Gli italiani lo vorranno a Palazzo Chigi”, tuona Casalino. Che non sa ancora se lo seguirà o meno. Casalino fonderà un nuovo partito con Conte? Mistero.

Ora la vita di Casalino cambia radicalmente. Ma grazie al Governo Conte ha girato il mondo. "Angela Merkel è tra le più preparate: sapeva tutto sul lockdown o su altri temi”, svela al Live. Un’intervista fiume. Anche quando parla dell’incontro con la regina Elisabetta. “Avevo un po’ di ansia perché non si può dare la mano per primi alla regina”, racconta. E sul piano politico attacca Matteo Renzi. “Mi sta antipatico. A pelle preferisco Matteo Salvini. Per una serata al Pepete sì, farebbe notizia”, tuona Casalino. 

 

Che poi spiazza tutti: “Barbara, quando attaccavi il Movimento 5 Stelle perdevamo uno o due punti nei sondaggi”. E ancora: "Quando facevi le puntate contro il Movimento, andavamo nel panico. Perdevamo punti nei sondaggi quando ci attaccavi. Gli altri politici hanno capito e adesso sono a fare fila per venire qui". E la D’Urso resta senza fiato. Poi un pensiero all’esperienza del Grande Fratello. “Una parentesi della mia vita, durata tre mesi. Ma sono tanto altro: leggo libri, ho una laurea, ho fatto l’esame di Stato da giornalista professionista. Perché banalizzare tutto questo”: Casalino va giù duro. E prima di andare via un avvertimento a Mario Draghi: “C’è una linea sottile tra sobrietà e freddezza. Attenzione”, conclude Casalino.

 

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