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Non è l'Arena, Luca Palamara e quella paura di vederlo in commissione Antimafia: "Ho letto di miei ex colleghi"

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In commissione Antimafia, presieduta dal grillino Nicola Morra, si dibatte da qualche tempo sull’idea di convocare in audizione Luca Palamara. Il Pd fa le barricate, i Cinque Stelle scaricano il loro presidente, che vorrebbe ascoltarlo, mentre il centrodestra è favorevole. L'idea è quello di sentirlo su alcune intercettazioni riguardanti i dialoghi con l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, esponente del Pd, con il magistrato Federico Cafiero de Raho, diventato in seguito capo della procura antimafia.

 

 

Anche di questo, l'ex presidente dell'Anm, ne ha parlato con  Massimo Giletti nella trasmissione Non è l'Arena in onda su La7. Alla domanda del conduttore se ascoltare Palamara fa così paura, l'ex magistrato ha risposto: "Questo non sta a me dirlo. Io mi sono messo a disposizione. Ma ho letto i giornali che ci sono esponenti politici, anche ex magistrati, che non vogliono che io vada. Io non ho nessuna difficoltà ad affrontare temi come i rapporti tra Stato-Mafia, sui mandanti delle stragi e su importanti esposti fatti dalla famiglia Borsellino", spiega Palamara.

 

Giletti, infine, torna sulle accuse rivolte a Palamara. "Si parla di corruzione in atti giudiziari e non solo. Insomma come se avesse fatto l'informatore per qualcuno". Palamara risponde pacato: "La mia linea è stata sempre quella di difendermi nel processo. Ma io parlerò dei fatti che mi riguardano solo nel processo. L'accusa principale che mi riguardava, quella che poi portò all'installazione del trojan: il trojan non scoprì nessuna corruzione, ma scoprì la famosa notte dell'hotel Champagne", precisa l'ex magistrato.

 

 

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