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Otto e Mezzo, Andrea Crisanti polemico: "Cts e AstraZeneca, su quali basi hanno deciso?"

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Andrea Crisanti è stato piuttosto polemico con il Comitato tecnico scientifico, che ha deciso di sospendere AstraZeneca per gli under 60, anche per chi ha già ricevuto la prima dose. Ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, il virologo dell’Università di Padova è parso piuttosto perplesso dalla decisione del Cts: “Era emerso che preferibilmente bisognava dare AstraZeneca agli over 60, quindi in assenza di alternative ai giovani. Se si aveva Pfizer o Moderna, bisognava dare quello ai giovani. Allora il Cts prima ha dato un’indicazione e poi un’altra totalmente contraddittoria”. 

 

 

Poi Crisanti ha avuto un botta e risposta con l’imprenditore Giuliano Bardi, che ha chiesto indicazioni univoche da parte degli esperti e ha ricordato al virologo che lo scorso 7 aprile aveva dichiarato che AstraZeneca è il vaccino più sicuro. “Lo ribadisco - ha risposto Crisanti - ha risolto il problema dell’epidemia in Inghilterra. Poi è chiaro che è stato autorizzato in via sperimentale, quindi c’è stato un errore di comunicazione all’inizio. La realtà è che i vaccini subiscono continuamente un processo di adattamento, AstraZeneca rimane un vaccino sicuro, se poi viene usato male e con indicazioni sbagliate non è colpa degli esperti”. 

 

 

“Sulla base dei dati attuali - ha aggiunto Crisanti - dico che AstraZeneca è efficace e sicuro e può essere dato a tutti, ma chiaramente in certe condizioni sono meglio le alternative. Seconda dose non AstraZeneca per gli under 60? Questo non lo so su quale base è stato deciso - ha chiosato - si prendono decisioni non basate sui dati”. 

 

 

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