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Giacomo Sartori, derubata la troupe di Storie Italiane dove c'era l'auto. Sospetto-choc della Daniele: solo un caso?

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C'è una strana coincidenza. La troupe di Storie italiane è stata derubata nello stesso campo in cui è stata ritrovata l'auto di Giacomo Sartori, l'informatico trovato impiccato a un albero. Al giovane avevano rubato uno zaino contenente dei pc mentre beveva in una vineria a Milano. Subito dopo probabilmente si era messo sulle tracce della refurtiva, a 30 chilometri dalla città. A distanza di cento metri circa dal luogo in cui era parcheggiata la sua auto è stata scassinata la vettura della troupe di Storie Italiane.

 

 

In due ore, mentre il giornalista era impegnato a fare interviste, è accaduto di tutto. L'inviato ha raccontato di aver posteggiato la macchina insieme al regista in un luogo più nascosto ma in pieno giorno, alle tre del pomeriggio. "Siamo venuti qui per raccontare la vicenda di Giacomo Sartori, tra i primissimi giornalisti. Abbiamo parcheggiato l'auto in un luogo un po' nascosto e abbiamo sentito delle persone per un paio d'ore. Al ritorno abbiamo trovato questa sorpresa. Il danno è ingente: intorno ai 30mila euro di strumentazione. Purtroppo qui è già successo, ma di giorno la cosa ci ha sorpreso".

 

 

Che i due casi siano collegati? Qui i furti sono all'ordine del giorno. "C'è qualcuno che si muove spaccando l'auto di un giornalista sapendo di non essere scoperto. Si muove incontrollato e sa come fare", dice Eleonora Daniele. Si potrebbe trattare di un luogo in cui si sia stata messa in atto la classica strategia del "cavallo di ritorno" che comporta il furto di qualcosa di valore e l'estorsione per riaverlo in cambio di denaro. E l'auto di Giacomo è stata trovata lì mentre il suo corpo un po' più lontano. Si è davvero suicidato?

 

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