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Non è l'Arena, Massimo Giletti contro Roberto Speranza: "Da dove arrivano le mascherine? Cosa ho scoperto"

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Massimo Giletti torna con Non è l'Arena su La7. Cambia il giorno di messa in  onda, il mercoledì e non più la domenica, ma non cambia la sua grinta. In un'intervista al Corriere della Sera, il giornalista ha rivelato quale sarà il primo argomento al centro del dibattito in studio. Tirando due mascherine bianche Ffp2 fuori da una scatola rossa, Giletti ha detto: "Fanno parte di una delle forniture arrivate in Italia e in questa certificazione — ha spiegato mostrando un documento — si afferma in modo chiaro che sono scarsamente protettive: dirò in quali ospedali vengono ancora utilizzate". 

 

 

 

"Perché nessuno parla più dei 190 milioni di mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza?", si è chiesto Giletti. Che poi ha fatto un appello: "Vorrei chiedere al ministro Speranza, cosa accade, da dove arrivano queste altre mascherine, ma non siamo mai riusciti a ottenere un’intervista con lui". E non è tutto: "Qualcuno deve spiegare per quale motivo una mascherina costava 1 euro e 5 centesimi, mentre invece c’è chi nelle Marche le pagava solo 45 centesimi l’una. Ospite in studio della prima puntata sarà proprio chi dalle Marche spiegherà come ha fatto".

 

 

 

A chi lo definisce populista, invece, lui risponde: "È populismo inoltrarsi nel territorio dei Casamonica a Roma oppure dentro Corleone? È populismo far nascere il caso delle scarcerazioni e arrivare a impedirle, ottenendo anche dimissioni e rimozioni illustri? Se questo è populismo, allora io lo sono". Sulla sue eventuale discesa in politica, invece, ha dichiarato: "Mi chiesero di candidarmi in Puglia, poi a Torino e anche come sindaco di Roma, ma questo la dice lunga sulla debolezza dei partiti, in cerca di 'facce'".

 

 

 

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