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DiMartedì, Sallusti imbarazza Padellaro: "Ricordi la Merkel cul***a?". Cosa c'è dietro quella vergogna

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Scontro a DiMartedì tra Alessandro Sallusti e Antonio Padellaro. Al centro della puntata del 16 novembre del programma di La7 una frase pubblicata dal Fatto Quotidiano ma mai pronunciata da Silvio Berlusconi: "Merkel culo***". "La commistione tra investigatori e giornalisti è il metodo con cui è stata violata la nostra democrazia in questo Paese". Non solo, per il direttore di Libero si tratta dello stesso metodo "con cui hanno abbattuto Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e hanno tentato di abbattere Matteo Salvini".

 

 

Proprio come fa il Fatto di Marco Travaglio. "Io mi ricordo che Il Fatto provocò una crisi internazionale, decisiva per la caduta di Berlusconi, pubblicando un messaggino 'Merkel cu***a'. Una frase mai pronunciata. È la stessa cosa: il nemico da abbattere in tutti  modi". In studio ecco che interviene Padellaro, fondatore e firma del quotidiano: "Se faccio l'elenco, che io non farò, delle cose di cui dovresti vergognarti, non basterebbe questa serata".

 

 

Immediata la risposta di Sallusti che invita il collega a fare l'elenco, "tanto sono sicuro che vince il tuo giornale". Poi si passa alla mail di Fabrizio Rondolino (all'epoca responsabile della comunicazione dell'ex premier) che avrebbe proposto a Matteo Renzi di condurre una campagna anti-grillina. "Non è niente di diverso - zittisce l'avversario Sallusti - di quanto fatto dal blog di Beppe Grillo contro di me". Polemica conclusa.

 

 

 

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