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PiazzaPulita, Diego Fusaro agghiacciante sull'Ucraina: "Una guerra criminale e oscena", ma non quella di Putin

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"Io condanno la guerra", premette Diego Fusaro prima di dire la sua sull'invasione dell'Ucraina a PiazzaPulita. Il filosofo, già al centro di diverse polemiche per le sue posizioni, ha voluto ripercorrere il passato: "Bisogna capire il perché di questa guerra, capire la storia che in questo caso è molto lunga". Nella puntata di giovedì 3 marzo su La7, Fusaro fa un passo indietro fino ai tempi dell'Unione sovietica. "Quando questa è finita - commenta alle telecamere di Corrado Formigli - la Nato e l'Occidente si sono espansi sempre di più. Voglio ricordare che a Bucarest la Nato aveva detto che la Georgia e l'Ucraina sarebbero entrate, presto o tardi, nella Nato". 

 

Per questo Fusaro chiede che l'Europa e l'Italia si astengano dal prendere le parti di una o dell'altra fazione e "diventino neutrali". Incalzato dal conduttore che chiede il significato di "neutralità", Fusaro replica: "Vuol dire che l'Europa per rimanere fedele al suo progetto, deve perseguire la pace. E invece stiamo mandando armi agli ucraini". Di più, "ci stanno portando verso una guerra criminale e oscena dove a morire sarà solo la povera gente: russi e ucraini".

 

E a chi gli chiede se gli ucraini non possono essere liberi di eleggere un proprio presidente, come ogni democrazia vuole, il filosofo non attende a replicare: "Giusta osservazione ma ricordiamo che nel 2014 c'è stato un vero e proprio colpo di stato, dopo il quale è stato portato al potere un governo filo-occidentale".

 

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