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Non è l'arena, Giletti e Sallusti: "Cremlino di m***a"? Indiscrezioni da La7: il nuovo scontro titanico

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"Quello che hai alle spalle è un Palazzo di m***a!". Alessandro Sallusti contro Massimo Giletti, atto secondo. Domenica scorsa il direttore di Libero ha lasciato il collegamento con Non è l'Arena, in aperta polemica con il conduttore di La7 che era in trasferta a Mosca. La colpa di Giletti, è stata l'accusa forte di Sallusti, era quella di aver regalato troppo spazio alla propaganda russa di Vladimir Solovyev e Maria Zakharova.

 

 

 

Tra poche ore, Giletti nel frattempo rientrato in Italia ospiterà di nuovo Sallusti per un (immaginiamo) vivacissimo faccia a faccia. Domenica 12 giugno, inoltre, a Non è l'Arena interverrà come ormai tradizione anche il professor Alessandro Orsini, inserito tra i "putiniani" d'Italia, e si parlerà anche di reddito di cittadinanza e crisi del lavoro con, tra gli altri ospiti, Luigi De Magistris, Tommaso Cerno e Michele Gubitosa.

 

 



Chiaramente, però, la parte più succulenta della puntata sarà l'incontro-scontro tra Sallusti e Giletti. "Guarda Massimo - aveva spiegato il direttore una settimana fa, prima di staccarsi l'auricolare -, quando ho saputo che tu andavi a Mosca ero molto orgoglioso di conoscerti e aver un buon rapporto con te. Prima immaginavo che avresti parlato al popolo russo. Poi ho saputo di no e pensavo che avresti intervistato Putin o un  ministro, che facessi qualcosa per cui tutti noi saremmo andati fieri della nostra libertà d'informazione. Invece mi ritrovo in un asservimento totale alla peggiore propaganda che ci possa essere, utilizzando gli utili idioti. Massimo Cacciari ha elogiato il fascino del Cremlino... Quel Palazzo che hai alle tue spalle è il palazzo in cui sono stati decisi e messi in pratica i peggiori crimini contro l'umanità del secolo scorso. Quello è un palazzo di m***a e tu dovresti avere il coraggio di dirlo ai tuoi interlocutori, lì il comunismo ha fatto le più grandi tragedie del secolo scorso e di questo secolo. Siccome mi fa tristezza sentir chiamare un giornalista che stimo 'bambino' e 'incompetente' da una giornalista cretina (la Zakharova, ndr) che non sa nemmeno di cosa sta parlando, perché noi la libertà la conosciamo e la difendiamo, io a fare la foglia di fico di quegli altri due cog***i che hai di fianco (uno dei quali è il conduttore tv Solovyev, la 'voce' di Vladimir Putin sul canale Russia-1) non ci sto, mi alzo, rinuncio al compenso pattuito e a questa sceneggiata non voglio più partecipare".

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