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PiazzaPulita, Formigli fa il perseguitato: "Domani può toccare a noi"

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Prendendo la palla al balzo, Corrado Formigli si dice preoccupato. L'occasione è ghiotta: i pm di Roma avrebbero preso i tabulati telefonici di Report scoprendo l'identità della donna che nel 2020 riprese Renzi e lo 007 Mancini in un Autogrill di Fiano Romano. Ecco allora che in apertura della puntata di PiazzaPulita in onda su La7 giovedì 1 dicembre, il conduttore esordisce: "Dopo la pubblicazione del video, è partita la caccia all'auto con Matteo Renzi che sospettava di una macchinazione da parte dei servizi segreti all'epoca controllati da Giuseppe Conte. Eppure Report spiegava che a riprendere il tutto era stata una privata cittadina. Resta il fatto che dal putiferio un pm di Roma, dato che né Sigfrido Ranucci né l'autore del servizio rivelavano la fonte, si fa autorizzare dal gip l'acquisizione di tutti i tabulati telefonici di Ranucci e Mottola (autore del servizio)".

 

 

La Procura così arriva all'identità dell'autrice: un'insegnante, come aveva già ammesso il conduttore di Rai3. Ma non finisce qui. "Dai tabulati fanno uno screening delle altre fonti che hanno collaborato a diverse inchieste e queste si sentono ovviamente scoperte". Da qui lo sfogo: "Una delle regole fondamentali dell'inchiesta giornalistica è la segretezza delle fonti. Solo un giudice terzo, non un pm, può ordinare che le fonti vengano rivelate. Non ho sentito una sola voce dire che la tutela delle fonti giornalistiche è importante per i cittadini".

 

 

Formigli spiega che "se le fonti non si fidano più, il nostro mestiere va a farsi benedire". Il tutto per arrivare a cosa? Ad attaccare il Parlamento: "Uno si aspetta che si apra discussione in Aula su questo visto che i deputati in questi giorni erano impegnati ad aumentarsi la dotazione tecnologica". Da qui la conclusione: "È toccato a Report. Domani potrebbe toccare a noi". 

 

Qui lo sfogo di Formigli sul caso-Report

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