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Luciana Littizzetto contro Meloni: "Tranquilla, 5 anni..."

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Il tetto di 60 euro sotto il quale i negozianti e i liberi professionisti non avrebbero più obbligo di accettare il pagamento con il Pos diventa tema di satira a Che tempo che fa, su Rai 3, con Luciana Littizzetto che ovviamente prende di mira Giorgia Meloni. Domenica pomeriggio la premier ha annunciato l'intenzione di intavolare con l'Unione europea una trattativa al riguardo e di essere disposta a rivedere quel limite al ribasso, per venire incontro alle politiche comunitarie su contanti e lotta all'evasione. 

 

 



Dettagli, perché per la sinistra italiana (e i suoi sostenitori, opinionisti o comici) l'importante è demonizzare la legge finanziaria licenziata a tempo di record dal governo di centrodestra. "Da febbraio 2023 sarà consentito l’uso della carta di credito solo per acquisti sopra i 500mila euro. Per ovviare al peso dei 499mila obbligo di portafogli più grandi, formato A4, per poter portare più contanti", ironizza la Littizzetto nel suo tradizionale spazio satirico accanto a Fabio Fazio. Quindi la regia manda in onda una immagine della Meloni con le braccia allargate in conferenza stampa. "Un pensiero a Giorgia... - mette le mani avanti la Littizzetto - Tranquilla che 5 anni passano in fretta... Vediamola che non ne può più con le braccia spalancate che dice 'non ne POS più'".

 

 

 

Battuta un po' scontata, ma alla premier è andata senz'altro meglio che a Matteo Salvini con la vignetta del Fatto quotidiano, che domenica in prima pagina l'ha letteralmente "lapidato" a colpi di carta di credito al grido "te possino". Tra occhi tumefatti e bava alla bocca, c'era ben poco da ridere.


 

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