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Capuozzo, la sfuriata: "Sappiamo tutto della Lollobrigida, ma non delle ong"

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Si parla di immigrazione a Quarta Repubblica, dove Toni Capuozzo interviene nella puntata di lunedì 30 gennaio. Qui, su Rete 4, il giornalista viene interpellato da Nicola Porro sulla gestione del nuovo governo. "Il problema immigrazione - esordisce l'ospite - dovrebbe essere affrontato con una visione lunga che è un processo che non si può arrestare, bisogna governarlo".

 

 

Per l'ex vicedirettore del Tg5 "in questo senso, nei provvedimenti del governo, c'è un intento punitivo nei confronti delle ong. Io credo che l'avversario siano gli altri paesi europei, non le ong. Il tragitto verso La Spezia è troppo lungo? - chiede in riferimento all'ultima polemica sollevata dalla Geo Barents -. Il porto più vicino, in caso di quella che è una vera e propria tratta non può essere Malta? Potrebbe diventare un hub da cui chi sbarca se ne va in Danimarca, se la nave batte bandiera danese".

 

 

Ecco allora che si torna al vero problema, ossia "quanto realmente l'Europa se ne occupa come una comunità solidale. Il problema non può essere solo dell'Italia. Le ong sono degli avversari sbagliati. Sappiamo tutto dell'eredità di Gina Lollobrigida e della vita intima di Matteo Messina Denaro ma non sappiamo chi ha pagato il viaggio ai 17 minori a bordo della Geo Barents". La ong di Medici senza frontiere ha concluso lo sbarco dopo aver effettuato ben 3 diverse operazioni, concluse con il salvataggio di 237 naufraghi. 

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