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Raffaele, accumulatore seriale: Chi l'ha visto, una fine atroce?

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Esiste una condizione umana di vita peggiore di quella di vivere sotto un ponte o per strada? Forse sì ed è quella di vivere – e morire – immersi dalla propria immondizia. È l’atroce dubbio che riguarda il pensionato Raffaele Lioce. 80enne di Foggia, ex sportivo ed ex impiegato delle Poste, è scomparso lo scorso dicembre e non è ancora stato trovato. Le ricerche su di lui sono cominciate soltanto tre settimane fa, dopo che i suoi vicini di casa hanno segnalato la presenza massiccia di rifiuti, topi e cattivi odori e hanno dovuto schermare il portone dell'abitazione dell'uomo per evitare che escano insetti e altri animali. Il caso è arrivato a Chi L’Ha Visto? su Rai 3 con un appello dei vicini medesimi: “Speriamo che qualcuno intervenga al più presto. Questa situazione va avanti da troppo tempo”. 

 

 

 

Perché tanta immondizia per Raffaele Lioce? Perché si tratta, evidentemente, l’ennesimo accumulatore seriale che soffre di personalità multiple. Capace di avere cura delle persone, di donare parole piene di tenerezza e gentilezza alle donne, ma anche di vivere anche in condizioni pessime. Un uomo che sa farsi apprezzare da chiunque lo conosca, generoso al punto da donare anche i suoi oggetti, le sue cose, ma che, purtroppo, è risultato un vicino di casa molto scomodo in tutti i sensi. Gli operai stanno cercando di liberare casa sua, a fatica, nella speranza di trovarlo. Non è escluso, infatti, che possa essere rimasto imprigionato dalle sue stesse cose in casa.

 

 

 

 

L’avvocato Marcello Sacco, amministratore di sostegno del pensionato foggiano scomparso nel nulla, ha escluso che l’uomo possa essere ritrovato proprio nella sua dimora: “È un uomo molto attento nella gestione delle sue risorse. Gli era stata accordata una quota per le sue necessità giornaliere, che però non è stata più richiesta (né riscossa). E non è un buon segnale. Parliamo di un anziano solo, ma molto attivo: nonostante le sue difficoltà deambulatorie – continua l’avvocato Sacco - ogni giorno prendeva le sue stampelle e, zainetto in spalla, andava in giro per la città per raccattare oggetti che poi accumulava in casa. A volte si è spinto anche in altri comuni, utilizzando gli autobus di linea. Alcune stampelle sono state ritrovate nell’appartamento, ma non sappiamo se si tratta di quelle che usava abitualmente. Come ci sono 20 sacchi a pelo accatastati in casa, potrebbero esserci altrettante stampelle e bastoni. Sento di escludere – conclude l’avvocato - che il corpo di Raffaele Lioce possa essere all’interno dell’abitazione di via Mazzini”. Posizione avallata anche dai due sopralluoghi svolti dalle forze dell’ordine nell’appartamento dell’anziano, il primo a metà gennaio e l’altro a seguito della denuncia di scomparsa. Nel frattempo, l’uomo è stato cercato anche fuori, in tutta Foggia, ma di lui nessuna traccia. La speranza è che l’epilogo di questa vicenda possa non trasformarsi in tragedia.

 

 

 

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