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Massimo Giletti, la bomba dell'agente su Urbano Cairo: "L'offerta era pronta"

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La sospensione a sorpresa di Non è l'Arena e l'addio di Massimo Giletti a La7 rimangono un mistero. Dopo indiscrezioni, botta e risposta a distanza e l'ultima dichiarazione di Urbano Cairo, è l'agente del giornalista a parlare. Gianmarco Mazzi, oggi anche sottosegretario alla Cultura, avrebbe smentito l'editore di La7. Secondo La Stampa, l'agente è stato sentito dai pm Turco e Tescaroli nell'ambito dell'inchiesta di Giletti sulle stragi mafiosi del 1993.

 

 

Qui, stando a quanto riportato, Mazzi avrebbe rivelato le interlocuzioni con Cairo per parlare del rinnovo di contratto di Giletti. Interlocuzioni che sarebbero andate avanti fino a metà febbraio. La ricostruzione afferma che il giornalista sarebbe stato vicinissimo a rinnovare anche per la stagione 2023/2024. La stessa casa Solferino, del gruppo di Cairo, aveva messo in cantiere la monografia su Dell'Utri a cui era stato chiesto a Giletti di scrivere la prefazione del libro di Ferruccio Pinotti, prefazione di Giletti poi scomparsa.

 

 

Una versione ben diversa da quella riportata da Cairo. "Per me siamo in buonissimi rapporti, eccellenti nei sei anni in cui ha lavorato qui. Un rapporto che io sento ancora positivo. Il contratto con lui sarebbe terminato dopo poco dalla sospensione, quindi non è che sia cambiato molto", sono state le sue parole. Quale delle due sia la verità non è dato sapersi. Certo è che per Giletti, dopo l'addio a La7, non si sono aperte altre porte. Ai primi di giugno è stato avvistato in Rai ai piani alti ma per adesso non è stato annunciato nulla da parte di Viale Mazzini.

 

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