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Maria De Filippi? "Ogni volta mi tocca darle ragione": un trionfo, chi si inchina

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I risultati sono clamorosi: Temptation Island - il "programma delle corna" condotto da Filippo Bisciglia su Canale 5 - sta ottenendo un successo assoluto in termini di share. E insomma, del format ideato da Maria De Filippi (è prodotto dalla sua Fascino) se ne parla eccome.

E ne parla anche Aldo Grasso, il graffiante critico televisivo del Corriere della Sera, che dedica la sua rubrica di oggi, mercoledì 26 luglio, proprio al reality condotto da Bisciglia. "Ogni volta che guardo Temptation Island mi tocca dar ragione al cinismo elementare di Maria De Filippi. Non sono tipi strani quelli che lei ha selezionato per questo crudele gioco di spaiamento", esordisce Aldo Grasso, il quale aggiunge che "sono persone normali, che incontriamo ogni giorno, che bramano dire la loro su ogni argomento. Non sono, ovviamente, i lanzichenecchi descritti da Alain Elkann (non ci si può mai fidare degli snob) sul treno per Foggia", rimarca con una stoccata ad Elkann per il pezzo pubblicato su Repubblica che ha sollevato un polverone e un dibattito che ancora non si è sopito.

 

 

Dunque Aldo Grasso ragiona sull'evoluzione dell'offerta televisiva, fino al giorno in cui "è arrivata la tv di Silvio Berlusconi la cui attitudine per nulla nascosta era una e una sola: divertiamoci. Divertiamoci a tutte le ore del giorno e della notte". E questa tv berlusconiana, per Aldo Grasso, era la "seconda fase" del piccolo schermo.

"Ecco - riprende -, Temptation Island rappresenta al meglio questa terza fase della tv e il tentativo di frenare la deriva di Alfonso Signorini con l’opinionista Cesara Buonamici rischia di finire nel novero delle buone cause: il cinismo è la sola alternativa possibile per scoprire la realtà, oggi, così com’è", conclude Aldo Grasso, in quello che in sintesi è traducibile come un significativo omaggio all'indiscutibile abilità di Maria De Filippi.

 

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