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In Onda, Raimo zittito pure da Telese: "Abbassa la tua supponenza"

Roberto Tortora
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Attimi di tensione a In Onda, il talk politico di La7 condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. Tra gli invitati, l’ex-sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e lo scrittore Christian Raimo. Anche se i temi sul tavolo riguardano l’agenda del governo Meloni, Raimo si scaglia contro Alemanno: “Alemanno è stato condannato per Mafia capitale".  Alemanno protesta, "non è vero". E Raimo si corregge: "Per influenze illecite e finanziamento illecito. Ed è come se si fosse svegliato adesso e fa un movimento politico, non è riuscito ad entrare in Fratelli d'Italia, ci ha provato, gli hanno dato l'Asi. Sono settimane che rivediamo Alemanno in tv”.

 

 

 

Al che Telese gli dà del supponente: “Lo decidi tu chi ha diritto alla parola, questa è una presunzione intellettuale incredibile. Se uno sbaglia e dice Mafia Capitale non è un errore da poco quindi io abbasserei un po’ di supponenza Christian”. Al che Raimo replica: “Non sono supponente, sono una persona vissuta a Roma durante il mandato Alemanno, i servizi sociali distrutti dalla giunta Alemanno li ho subiti, la mancanza di politiche sul lavoro l'ho vista, la distruzione di Ama l'ho vista, l'incapacità di gestire la cultura di Alemanno l'ho vista e subita, io i miei amici, la mia famiglia e le persone che sono intorno a me e ora che Alemanno a 60 anni cerchi un posto al sole dopo che per anni è stata una persona incapace totalmente di governare mi sembra assurdo”.
 

 

"Non decidi  tu gli ospiti": Telese e Aprile conto Raimo, guarda il video di La7

 

A quel punto interviene stizzita anche Marianna Aprile: “Gli ospiti li invitiamo noi e personalmente non accetto che mi si dica chi può essere invitato e chi no, Raimo lei sta facendo un comizio, posso parlare? Le dispiace se parlo anche io? Qui stavamo discutendo di altro, non del suo rapporto con la città di Roma e con l'amministrazione Alemanno. Il tema è un altro. Siamo tutti bravi a dare patenti di fascismo in giro, però poi se esercitiamo gli stessi metodi nello zittire chi non la pensa come noi allora è un tema serio. Si è stupito che fosse in televisione Gianni Alemanno, la persona politicamente più distante da me, ma ha tutto il diritto di dire quello che pensa. Se lo segni Alemanno che la sto difendendo”.

 

 

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