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Reazione a Catena, "non sono all'altezza": l'ombra dello scandalo sul format di Rai 1

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Non si placano le proteste dei telespettatori contro Reazione a catena, il programma su Rai 1 condotto da Marco Liorni. Nonostante i dati di ascolti lo premino come il quiz più amato, i fan stanno iniziando a far sentire la propria voce soprattutto sui social. A scatenarli sarebbe proprio la qualità delle squadre e le scelte degli autori nei giochi finali.

Dopo l’eliminazione dei Dai e Dai, la squadra che ha battuto il record per il numero di puntate giocate da campioni, il livello è vertiginosamente calato. Il trio che li ha battuti, i Tarallini, ha dimostrato scarsa preparazione e un’intesa lasciava piuttosto a desiderare. E, come loro, tutte gli altri concorrenti successivi. Anche i campioni in carica, i Lenticchia Boys, non sembrano all'altezza del programma. Basti pensare che nella puntata di ieri sono arrivati all'Ultima Catena con un montepremi tutto da ridere: appena 125 euro.

 

 

La scarsa preparazione dei concorrenti potrebbe essere dovuta dalle cattive scelte degli autori. I fan lamentano catene e associazioni troppo difficili e, a volte, addirittura improbabili.  In particolare, il problema è stato ravvisato dagli spettatori all’Ultima Parola, quella che permette di vincere il premio finale. A collegare "brillante" e "denti", secondo gli autori, era il termine "faccette". 

 

 

Intanto, Liorni è pronto a sbarcare in prima serata. Sono infatti in programma alcune puntate speciali di Reazione a catena, nel sabato sera di Rai 1, a partire dal 30 settembre. Per gli autori potrebbe essere l'occasione di rivedere alcune loro scelte azzardate. Ma anche per rivedere in azione i Dai e Dai, che i fan sognano di veder giocare contro i Tre di Denari, gli altri storici campioni del quiz.

 

 

 

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