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Otto e Mezzo, Giannini spara: "Spot Esselunga, farsa Meloni". Specchia lo zittisce

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Vivace scontro dialettico a Otto e mezzo, su La7, tra Massimo Giannini e Francesco Specchia. Uno dei temi della serata è, ovviamente, il discusso spot della pesca licenziato dall'Esselunga e finito in maniera quasi surreale nell'agenda politica del Paese, con il centrosinistra che ha accusato l'importante catena della grande distribuzione di fare propaganda alla famiglia tradizionale, e per contro la premier Giorgia Meloni che ha pubblicamente apprezzato il messaggio della clip pubblicitaria. E su questo punto Giannini perde letteralmente il controllo.


"È assurdo che la premier abbia usato lo spot per fare marketing politico per la sua Nadef, per la sua prossima manovra finanziaria", incalza il direttore della Stampa in studio da Lilli Gruber. "Secondo me non c'è nulla di male", si limita a osservare il collega di Libero in collegamento da Milano.

 

 

 

Giannini non si trattiene: "Ma è ridicolo, è una farsa dai. Non si è mai visto. Ce lo vedi Macron o Scholz che commentano una pubblicità di un’azienda privata perché sostiene un modello di famiglia? Ma è ridicolo...".

 

Spot Esselunga, Specchia contro Giannini: guarda il video di Otto e mezzo

 

"Io non ci vedo nulla di male - lo interrompe Specchia -, si chiama Articolo 21 della Costituzione". "Anche io non ricordo casi simili...", interviene la Gruber: "Siamo a una situazione situazionista - aggiunge ancora la firma di Libero, sorridendo -, questo è de Debord puro". "Voglio chiarire per le telespettatrici e i telespettatori - si discolpa quasi la conduttrice -, abbiamo deciso di parlarne solo perché è intervenuta la presidente del Consiglio, sennò non l'avremmo fatto. Invece è stato fantastico, credo che i proprietari siano molto felici adesso".

 

 

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