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Cruciani e lo spot Esselunga: "Resta la genialata", sinistra ammutolita

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A Dritto e Rovescio si discute ancora dell’ormai celebre e tanto discusso spot televisivo di Esselunga, che per promuoversi ha affrontato il tema delle famiglie dei separati e del dolore provocato ai rispettivi figli.

Il “dono della pesca” di una bambina al padre, con l’intento di fargli credere che sia un’iniziativa della mamma per farli ricongiungere ha toccato il cuore di molti, ma stuzzicato le corde della critica per tanti altri. 

 

 

 

Tra gli ospiti di Paolo Del Debbio presenti in studio c’è anche Giuseppe Cruciani, speaker de La Zanzara su Radio 24, che ha detto la sua sull’argomento. Come sempre, senza peli sulla lingua. Queste le sue parole: “Nessun esponente del centrodestra se n’è appropriato, neppure il Presidente del Consiglio. Il Presidente del Consiglio ha detto che è uno spot toccante, non ha dato nessuna valutazione sulla famiglia tradizionale o non tradizionale, anche perché lì di tradizionale c'è abbastanza poco. C'è una famiglia divorziata, dunque non è uno spot di una famiglia tradizionale, è una famiglia separata e divorziata, in cui c'è il dolore, tra virgolette, la tristezza di una bambina. Cosa che penso sia né di sinistra né di destra, dunque non c'è nessun esponente di centrodestra a rivendicarla – continua spiegando Cruciani - il centrodestra non ha messo il cappello su nulla, su niente".

 

 

 

"L'unica cosa che resta di questa roba qui è la genialata di un'azienda e di chi ha realizzato lo spot, perché uno spot che arriva sulla bocca del Presidente del Consiglio, va a finire nelle trasmissioni televisive come quelle a cui partecipiamo noi e in tutti i talk show etc. è evidentemente un'operazione vincente”.

 

 

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