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Dritto e rovescio, Josha Zona 4: "Ecco perché rubare è lecito", scoppia il caso

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Il tema dell'illegalità nelle nostre città e, in particolare, del ruolo delle baby gang e dei loro cantanti di riferimento è tornato al centro dei dibattiti negli studi televisivi. A Dritto e rovescio, il programma Mediaset condotto da Paolo Del Debbio, si è parlato spesso dei cosiddetti maranza e delle bande di giovani criminali che agiscono soprattutto nei grandi centri urbani italiani. Nella puntata di domenica 1° ottobre, è andato in scena un acceso confronto tra Giuseppe Cruciani e il rapper Josha Zona 4. Al centro della discussione, il diritto a rubare rivendicato da alcuni artisti nei testi dei loro brani musicali. 

Cruciani, infastidito da una certa retorica perbenista sostenuta da alcuni rapper italiani, si è scagliato contro l'ospite presente in studio mettendo in evidenza la chiara contraddizione che risiede nelle loro giustificazioni. "Il punto della questione non è la musica - sottolinea la zanzara - anche se spesso le cose sono intrecciate. Voi nella musica non predicate come San Francesco, diciamoci la verità. Il problema è se lei giustifica o meno chi va a rubare". A quel punto, il rapper è immediatamente intervenuto per spiegare che in casi di estrema necessità rubare non è un reato. "Se devo andare a rubare per mangiare lo giustifico. - sostiene Josha Zona 4 - Se mi beccano al supermercato mentre rubo del formaggio è perché non ho i soldi per prenderlo".

 

 

Di fronte alla risposta del rapper, Cruciani non ha resistito a mettere in luce che artisti di un certo successo commettono reati non tanto per necessità, piuttosto per visibilità o culturale criminale. "Lei pensa davvero che quelli che conosce che sono andati a rubare, che fanno musica che si ispira alla violenza - si domanda Cruciani - lo fanno per necessità?"

 

 

 

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