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Di Martedì, Italo Bocchino spegne con 3 parole la Piccolotti: "Ma studia meglio"

Roberto Tortora
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Italo Bocchino ne ha per tutti a Di Martedì, talk politico di La7 di cui è stato ospite e in cui si è dibattuto a lungo sul tema della questione palestinese. Floris, il padrone di casa, mostra una dichiarazione di Shimon Peres, ex-premier e presidente d'Israele, che dice: “Voi europei v'indignate sempre quando facciamo una rappresaglia, ma non vi ricordate mai perché l'abbiamo fatta”. Prima il direttore del Secolo d’Italia asfalta Alessandro Di Battista nel vano tentativo di dare una qualche minima giustificazione agli attacchi di Hamas, poi è il turno dell’onorevole Elisabetta Piccolotti, di Sinistra italiana, piuttosto confusa sulle date della storia del conflitto israelo-palestinese e sulla risoluzione dell’Onu, che la deputata fa risalire al 1967 invece che al ’47.

Bocchino si trova costretto a correggerla nel corso del suo intervento: “La soluzione sarebbe quella della Piccolotti, che poi svia però, perché ideologicamente è portata a sbandare. La soluzione è quella delle Nazioni Unite del 1947, due popoli e due Stati...".

Clicca qui per guardare il video dello scontro tra Bocchino e la Piccolotti

 

 

Mentre parla la Piccolotti, con fare saccente, prova a correggere con un fastidioso: “67!” e Bocchino la stronca: “47, vabbè non è roba tua lasciamo perdere, ne parliamo domani, studi meglio e ne parliamo la prossima puntata. Ci sono gli esami di settembre, studia meglio. C'è la risoluzione dell'Onu che fa nascere Israele e Palestina. Israele non deve reagire andando a fare i morti a Gaza, Israele ha il diritto di andare a prendere uno per uno, casa per casa i terroristi di Hamas, uno per uno”. La Piccolotti non può far altro che incassare il colpo e chiudere mestamente con un: “Quindi i confini del ’48? No, no a me va benissimo…”. Un ripasso di storia si ritene quanto mai opportuno.

 

 

 

 

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