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Italo Bocchino travolge Di Battista: "Sei capace di rispondere?"

Claudio Brigliadori
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Chiamatelo “l’acchiappasinistri”. Mentre a Wembley l’Inghilterra prendeva a pallonate l’Italia, negli studi di La7, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, Italo Bocchino faceva lo stesso con le tesi pro-Palestina di Alessandro Di Battista ed Elisabetta Piccolotti, talmente ambigue da sembrare quasi filo-Hamas e di sicuro molto anti-israeliane. «Non riesco a capire - esordisce il direttore editoriale del Secolo d’Italia dopo l’intemerata di Dibba - se ci siamo accorti o no che Hamas ha aggredito Israele, Stato legittimo voluto da una risoluzione delle Nazioni unite».

Il confronto entra nel vivo: «Il monologo di Di Battista, molto efficace a livello teatrale, non tiene conto che Israele sta lì perché l’ha deciso l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Uno Stato è nato, Israele. L’altro, la Palestina, non è voluto nascere perché insieme alla Lega araba hanno deciso che la loro missione era distruggere Israele. Voi volete distruggere l’unica democrazia che c’è in Medio Oriente, state giustificano i terroristi, perché dite: hanno sbagliato ma Israele ha tutte le colpe del mondo. Questa è una vergogna».

 

L’ex grillino frigge in poltrona poi sbotta: «Quando non si hanno argomenti si giudicano gli interventi degli altri come teatrali, questo è avvilente e puerile, non le fa onore». «Ma tu stai con la democrazia o con Hamas? - replica Bocchino - Tira fuori le palle, dove stai? Rispondi! Con la democrazia o con Hamas? Sei capace di rispondere?». Poi tocca alla Piccolotti. «La soluzione è due popoli e due Stati, l’ha detto anche lei ma poi svia perché ideologicamente è portata a sbondare. La risoluzione delle Nazioni Unite del 1947». «Sessantasette», prova a correggerlo la deputata di Sinistra italiana. «47- la gela Bocchino -. Non è roba tua, studia meglio e ci vediamo alla prossima puntata».

 

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