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Bocchino, "fallito": stronca Landini in 3 secondi

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"Nemmeno uno". A Italo Bocchino basta un dato per smontare Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, che si sono schiantati sull'abortito sciopero generale da loro indetto e miseramente fallito.

"C'è stata una piazza piena, Salvini dice che era una esigua minoranza", ricorda Lilly Gruber a Otto e mezzo, su La7, con l'attivista di sinistra Anna Falcone che la risolve con una battuta: "A ognuno i suoi occhiali". "Dal punto di vista del sindacato è stata una manifestazione riuscita e con parole dure contro il governo", è il riassunto della padrona di casa che poi passa la parola a Bocchino. 

 

L'ex big di An, Pdl e Fli ascolta in silenzio e poi taglia corto: "Si parla di attacco alla democrazia invece credo ci sia una visione distorta, qua c'è un ritorno alla democrazia. E' dal 2008 che non c'è un premier scelto dagli elettori - sottolinea il direttore editoriale del Secolo d'Italia - e dopo 14 anni nel 2022 torna un presidente del Consiglio scelto degli elettori, che deve rispondere a loro. I sindacati che rappresentano una Italia in pezzi forse non leggono i giornali di oggi, la Borsa italiana è arrivata al massimo storico dal 2008, prima della Lehman Brothers. L'inflazione è scesa, l'economia va bene, la politica estera della Meloni è perfetta, lo dice uno come Massimo Giannini". 

"Il sindacato ha fallito". Guarda il video di Bocchino a Otto e mezzo

Quindi l'attacco frontale a Landini: "Il sindacato ha fallito. I trasporti ferroviari sono il primo tema, 5% di adesioni e zero, nemmeno un treno dell'alta velocità, uno, bloccato. La verità è che il sindacato ha smesso di difendere i non garantiti e difende solo chi c'ha una busta paga da dipendente o da pensionato. E infatti la Meloni prende i voti nelle periferie mentre il Pd prende i voti nei quartieri alto-borghesi".

 

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