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Toni Capuozzo, nera profezia: "Dopo gli ostaggi il conflitto peggiorerà"

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Non è ottimista Toni Capuozzo sul futuro del Medio Oriente. "Credo che dopo la tregua tra Israele e Hamas ricomincerà il conflitto - spiega il giornalista, storico inviato di guerra di Mediaset, ospite di Bianca Berlinguer in studio a E' sempre CartaBianca su Rete 4 - e potrebbe essere peggiore. Israele punta al fatto che l’Egitto apra le frontiere".

Su questo punto, il fondatore del programma di approfondimento Terra! concorda con il professor Alessandro Orsini, secondo cui il premier israeliano Bibi Netanyahu "vuole deradicalizzare i palestinesi. Questo è un processo spaventoso, fondamentalmente totalitario perché vuol dire sostituire un sistema di valori con un altro". Non vuole solo smilitalizzare Gaza, accusa Orsini ricordando come Netanyahu si ispiri alla guerra contro Hitler. "Ha detto che anche i tedeschi erano radicalizzati poi con le bombe hanno smesso di essere nazisti. Io penso che lui sia un estremista pericoloso, dovrebbe essere rovesciato con un colpo di mano, con un regime change". 

 

 

 

"Israele - prosegue Orsini nel suo ragionamento - ha spostato gli abitanti di Gaza al Sud della Striscia e spera di fare pressione sull'Egitto affinché Al Sisi consenta ai palestinesi di scappare. Il problema è che la regola in Palestina è che quando i palestinesi vengono scacciati poi non tornano più. Netanyahu non vuole più farli tornare indietro". "Credo che non verranno restituiti tutti gli ostaggi - commenta a quel punto Capuozzo -, in particolare quelli che hanno indossato una divisa. Hamas centellinerà il loro rilascio per durare più a lungo". Quanto al piano di Netanyahu di cui parla Orsini, Capuozzo si limita a sottolineare che "non ci sarà più Netanyahu... Già oggi più la metà degli israeliani vorrebbe che se ne andasse via non per quello che ha fatto a Gaza ma per quello che non ha fatto prima del 7 ottobre.  Gli Usa a questo punto sono una sorta di garante, hanno imposto la tregua".

 

 

 

Cosa succederà a questo punto? "Netanyahu vuole uscire dalla guerra e questo vuol dire vincerla - conclude Capuozzo -, eliminare la dirigenza di Hamas. Lui sa già che ha perso il potere in Israele ma vuole uscire di scena con una vittoria". 

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