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Prima di Domani, Vittorio Sgarbi incendia lo studio: "Morte Navalny, chi è più responsabile di Putin"

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Si scalda il dibattito a Prima di Domani, il programma di approfondimento politico condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4, la puntata è quella di oggi, martedì 20 febbraio. Si parla, ancora e ovviamente, della morte, o meglio dell'assassinio, di Alexei Navalny, il dissidente russo che ha perso la vita in un carcere di massima sicurezza dopo anni di umiliazioni, vessazioni e persecuzioni.

A ragionare su Navalny e sulla responsabilità di Vladimir Putin, indicato dalla maggior parte della comunità internazionale come il vero responsabile della morte, ecco Vittorio Sgarbi, il quale si spende in una serie di paragoni e parallelismi che accendono lo studio.

"Pochi giorni fa ho aperto una mostra di pittori cinesi, c'era un emblema in alto in cui si vede Adolf Hitler con Putin. Hitler uguale a Putin. Non lo abbiamo creduto fino a quattro anni fa, tre anni fa", premette Sgarbi mettendo in chiaro, da subito, come la pensi.

 

 

"Esiste l'idea di una società russa e di quelli che stanno a Mosca che non vivono il senso della dittatura che abbiamo vissuto durante il fascismo - riprende il critico d'arte -. Ho amici in Russia e questo credo di poterlo dire. Con questo non voglio dire che sia innocente Putin, voglio dire che la responsabilità che gli ho attribuito è simile a quella di Mussolini per Matteotti. Se la è assunta forse non avendolo stabilito lui direttamente. Ci saranno gerarchi e poliziotti che sono più responsabili di Putin", afferma Sgarbi. "Nel caso di Matteotti, Mussolini lo disse esplicitamente", ricorda la Berlinguer, mentre Debora Serracchiani, anche lei ospite in studio, eccepisce tra smorfie e risatine. "Sono due casi che si ricordano per simmetria. E sto dicendo che Putin non lo ha rivendicato invece", chiude i giochi Sgarbi.

 

 

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