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Dritto e Rovescio, "stanco di lavorare per 1.200 euro al mese": il pubblico insorge contro il maranza

Claudio Brigliadori
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Ora e sempre maranza a Dritto e rovescio, su Rete 4, uno dei cavalli di battaglia di stagione di Paolo Del Debbio. Il conduttore tornato dopo un turno di stop per motivi di salute rivela di essere stato contattato dal trapper Baby Gang, condannato a 5 anni di carcere per una sparatoria a Milano.

«Mi ha mandato un altro messaggio dove mi dice, senza parlare di me, “ma che programmi fate” eccetera. Evidentemente Baby Gang è affetto da senilità precoce, nel senso che è diventato vecchietto anche lui perché guarda sempre la trasmissione». Tra Del Debbio e lo sguaiato cantante, al secolo Zaccaria Mouhib, c’è un certo feeling: «Torna figliol prodigo, ti accolgo, ma poi se fai il pirla ti ributto fuori. Se invece non lo fai ti accolgo e se ne discute, ma non mi mandare messaggi». Altro momento-clou il confronto, questa volta diretto, con un giovane che riflette sulla vita a cavallo tra musica e microcriminalità di molti suoi coetanei: «Non bisogna per forza entrare in una gang e ammazzare di botte. Devi pensare: “Sono in una situazione di schifo e mi vado a cercare un lavoro”», è il messaggio del ragazzo.

 

«Io ho la doppia cittadinanza, ho fatto la strada, ho vissuto delle esperienze brutte ma non vado a fare delle cose da gang criminali, mi vado a cercare un lavoro onesto». «Cosa fai adesso?», gli chiede Del Debbio. «Sono disoccupato, fino a un mese fa ho lavorato in un’azienda di pulizie industriali, solo che sono stanco di lavorare per 1.200 euro e non arrivare a fine mese». In studio parte del pubblico lo contesta. E il conduttore non può fare a meno che tirargli le orecchie: «E però figlio mio io ti capisco che sei stanco di lavorare per 1.200 euro ma ti segnalo che c’è una ventina di milioni di italiani che guadagnano tra i 1.200 e i 1.300 euro al mese». E giù applausi.

 

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