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Pietro Mennea sfreccia su Rai 1: un successo subito dopo la fine di Parigi 2024

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Pietro Mennea-La freccia del Sud)
Astuzie e piccole perfidie della programmazione estiva. Che però consentono di raccogliere buoni ascolti, con prodotti d’impatto e rinverdendo uno dei miti del nostro sport. Rai 1, a pochi giorni dalla fine delle Olimpiadi e approfittando forse delle polemiche che hanno investito alcuni atleti che hanno rinunciato a parteciparvi per motivi di salute, ha riproposto nel day time di venerdì la miniserie Pietro Mennea - La freccia del Sud, andata in prima tv nel marzo 2015. 

Il risultato è stato davvero buono con oltre un milione di spettatori medi e punte del 12% di share nella fascia pomeridiana dominata dalle super collaudate soap Mediaset. Una scelta dettata anche dal fatto che il record europeo dei 200 metri del velocista pugliese è tuttora imbattuto dopo 45 anni.

Il marketing Rai ha voluto attingere a quel target over 60, focalizzato al Centro-Sud, zoccolo duro della Prima Rete, che non vede di buon occhio gli eroi di oggi contaminati da tatticismi e manovrati a volte dagli sponsor e coltiva ancora una visione idealistica, ellenica, delle gare sportive. L’uomo piccolo del Sud che sfidò i golia dello sprint e mantenne fino alla fine tutta la sua integrità: si può azzardare il termine proto-underdog senza incorrere nell’odio dei social.

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