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Gad Lerner, lite con la Sardone: "Le pentole esplodono", come lo zittisce

Roberto Tortora
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Duro scontro sulle concessioni della cittadinanza italiana agli immigrati a È Sempre Cartabianca tra l’europarlamentare della Lega, Silvia Sardone, e il giornalista e scrittore Gad Lerner, che da poco ha presentato il suo ultimo libro: “Gaza, odio e amore per Israele”. Al punto che lo stesso Lerner si è zittito, dopo essere stato bruscamente interrotto nel suo intervento. Queste le sue parole: “La minaccia incombe su tutto questo Paese, che ha milioni di immigrati e ne dovremmo parlare con maggiore rispetto. Quella che è stata interpretata come una mia minaccia addirittura è la minaccia che incombe su questo Paese che ha milioni di immigrati e milioni di figli di immigrati e che deve pensare, come diceva la pubblicità di Mediaset, ad un proprio futuro sereno. Le pentole schiacciate sul coperchio ad un certo punto scoppiano. Il 7 Ottobre dell'anno scorso ricorda a me cosa vuol dire”. 

A questo punto interviene bruscamente la Sardone, che lo interrompe e grida a gran voce: “Per paura degli attentati cittadinanza a tutti, moschee ovunque, ma perché rimaniamo in Italia? Andiamocene noi direttamente, bravo, bravo, bravo. Io non ho paura e continuerò la nostra battaglia per la nostra cultura, tradizione e libertà. Sta dicendo che se non diamo la cittadinanza avremo attentati, ma dai su non è accettabile”.

 

 

Dopodichè, è la Sardone stessa a pubblicare questo scontro sulla sua pagina Facebook e scrive, ricalcando la mano: “Per Lerner se non concederemo la cittadinanza facile ci sono seri rischi per il nostro Paese. Lui dice che ‘le pentole schiacciate sul coperchio a un certo punto scoppiano’... fa intendere che, per colpa nostra, rischiamo attentati. Assurdo...”. Subito, pioggia di commenti sdegnati su Lerner, c’è chi scrive: “I problemi verranno dopo che le daranno la cittadinanza facile. Non serve la cittadinanza ma il rimpatrio a tutti quelli che non rispettano le regole”. Un altro, invece, digita: “Non sanno quali scemenze inventarsi pur di forzare la concessione di facili cittadinanze”.

 

 

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