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Debora Serracchiani: "Repressione in tutti i modi". Susanna Ceccardi la sbertuccia

Claudio Brigliadori
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Ora e sempre, “repressione”. Ma solo, sia chiaro, se al governo c’è il centrodestra. Nel campo progressista, in tv, da qualche giorno è obbligatorio gridare al regime sul ddl Sicurezza. E Debora Serracchiani, deputata del Pd, non fa certo eccezione. Ospite di Bianca Berlinguer a È sempre CartaBianca, martedì sera su Rete 4, l’ex governatrice del Friuli Venezia Giulia attacca: «Il governo sta cercando in tutti i modi di reprimere il dissenso delle persone. Se io manifesto e nel manifestare con il mio corpo blocco il traffico, anche se pacificamente, oggi prendo una sanzione penale e non più amministrativa, così la prossima volta ci penserò due volte prima di manifestare».

Replica di Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega: «Il decreto Sicurezza? Ho sentito tanta mistificazione e basta, ci mancherebbe altro che un governo di centrodestra liberale impedisca ai manifestanti di esprimere il proprio pensiero. Io ho fatto nella mia vita politica, da quando avevo vent'anni, centinaia di manifestazione politiche e non ho mai impedito un pubblico servizio né fatto oltraggio al pubblico ufficiale. Segno che si può manifestare in questo paese liberamente e rispettando gli altri, il lavoro altrui. Le aggravanti del ddl Sicurezza evolvono con la società e con le nuove esigenze. Il Parlamento lo ha approvato e nella sua prerogativa di cambiare la società ha messo anche alcune attenuanti».

 

Ma a rendere evidente lo scollamento tra la sinistra e gli italiani è la quantità di commenti social sulla Serracchiani: «E in altri Paesi chi supera il limite e fa certe cose viene preso a manganellate, colpito con proiettili di gomma, spray al peperoncino, fumogeni, bombe accecanti e stordenti, ecc.. Carola Rackete, in Germania, è stata presa a manganellate, arrestata e condannata».

 

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