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Fuori dal coro, abusiva aggredisce inviata: colpo in faccia, sangue su Rete 4

di Roberto Tortoralunedì 22 settembre 2025
Fuori dal coro, abusiva aggredisce inviata: colpo in faccia, sangue su Rete 4

(Mediaset Infinity Fuori dal coro)

2' di lettura

Anima mia… nella casa tua, nonostante io sia abusiva tra queste mura! Il testo della nuova hit dei Cugini di Campagna potrebbe essere già pronto, se non richiamasse ad una vicenda spiacevole e grottesca. Se ne parla a Fuori dal Coro, programma d’attualità e approfondimento di Rete 4, condotto da Mario Giordano

Il fatto, semplice, è questo: nonostante una sentenza che la condanna come abusiva, la tunisina Samia continua a vivere a Roma nella casa di Ivano Michetti, il bassista riccioluto dei Cugini di Campagna. Si, proprio lui!

L’inviata del programma, Viviana D’Introno, va a intercettare l’abusiva proprio all’uscita di casa e le chiede subito: "Perché non vai via?" Di tutta risposta viene mandata "aff***o" e Samia la colpisce con una manata sul naso, provocandole un’immediata epistassi.

La D’Introno però la insegue e insiste: "Samia ma ti sembra normale? Mi hai colpita sul naso, mi esce il sangue. Perché continui a star qui, perché non vai via?”. Samia svicola e sfugge: “Bugia, non ti ho dato un pugno, sei bugiarda, guarda tanto non vado, non vado. Tu ogni giorno vieni qua a rompere le scatole. Io non esco capito? Io non sono abusiva, io non esco". La giornalista però la smentisce: "Questo che atteggiamento è, un atteggiamento di ripicca? Un giudice ti ha imposto di restituire gli immobili al proprietario, quindi te ne devi andare". Samia alla fine minaccia anche: "Io non esco, tutti i giorni vieni a rompere il c***o, la prossima volta so che devo fare".

Non è la prima volta che Fuori dal Coro incontra la donna abusiva e non è la prima volta, purtroppo, che quest’ultima aggredisce verbalmente le giornaliste che la intervistano. Qualche mese fa, addirittura, Samia minacciò un’altra inviata brandendo un tubo di ferro. Una situazione sempre più grave e che si spera non degeneri mai in violenza fisica.