Non è finita. L’estate è stata solo una parentesi di apparente normalità sul delitto di Garlasco, ma ora emergono altri dettagli che rendono questo caso il più incredibile degli ultimi vent’anni. Stavolta a riaccendere i riflettori è Chi l’ha visto?, la storica trasmissione Rai che si occupa di cold case e di persone scomparse, condotta da Federica Sciarelli. Mercoledì sera ha tirato fuori dal cassetto intercettazioni mai ascoltate prima. E, soprattutto, mai trascritte nei documenti ufficiali. Materiale rimasto in ombra, ma che adesso solleva più di un interrogativo.
Durante la diretta, la Sciarelli ha mostrato un brogliaccio: accanto all’audio registrato, l’annotazione lasciava poco spazio all’immaginazione: “Andrea parla forse al telefono, non si sente”. Eppure, qualcosa si percepisce eccome. Nel frammento audio, Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, Chiara Poggi, esclama: “Quando vanno a guardare loro vanno a vedere foto, filmati, qualunque cosa… però… c’è qualcosa che non deve andare in giro ai giornalisti”.
Una frase che, pur nel disturbo della registrazione, lascia intendere molto. In un altro passaggio, sempre Sempio riflette: “Mi hanno fatto parecchie domande, secondo me erano abbastanza dalla mia”. Il legale di Alberto Stasi, avvocato De Rensis, non l’ha presa bene: “L’alibi venne cancellato inavvertitamente, queste non sono state trascritte casualmente. Ci sono molte cose che dovevano essere approfondite”, ha detto con tono ironico. E ha ricordato come la collega Bocellari avesse già chiesto di accedere a quelle intercettazioni: “Istanze respinte per ‘scarsa motivazione’”.
Garlasco, scoop di Chi l'ha visto?: "Cosa abbiamo in mano", cambia tutto
Il delitto di Garlasco al centro della puntata di Chi l'ha visto in onda martedì 30 settembre su Rai 1. Il pr...Ora però, con un’istanza identica, tutto è stato concesso. Quei nastri, per quanto disturbati, parlano chiaro e ora dovranno essere approfonditi. Gli inquirenti stanno procedendo con il riascolto dei 806 file audio depositati già nel 2017, intercettazioni ambientali e telefoniche che non erano state integralmente trascritte all’epoca. Vengono valutate eventuali discrepanze tra le trascrizioni originali ed il contenuto degli audio, in alcuni Sempio, come dimostrato, percepiva un atteggiamento favorevole da parte dei magistrati. Ora si attendono nuovi sviluppi.