Torna a parlare Daniela Casulli, la maestra di Bari processata e assolta per aver avuto rapporti sessuali con ragazzini di 14 anni. E lo fa a Le Iene, intervistata in esclusiva da Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli nella puntata in onda questa sera, martedì 4 novembre, su Italia 1.
"Non ho avuto incontri con persone sotto i 14 anni. Lo posso escludere", spiega la donna famosa nei video circolati online come "Zia Martina", oggi 48enne, che era stata condannata in primo grado a 7 anni di carcere con le accuse di pornografia minorile e corruzione di minore. "Per me una persona dai 14 anni in su ha l'età del consenso. Lo prevede il codice penale dal 1930. E quindi voglio dire, per me non c'era assolutamente nulla di male ad avere contatti soprattutto se l'iniziativa partiva dall'altra parte".
Bari, l'ex maestra Daniela Casulli: "Ho fatto sesso coi 15enni. E ora…"
"Non ho commesso alcun reato nei confronti degli adolescenti con cui ho avuto rapporti sessuali e una sentenza oggi..."Non mi sento condannata moralmente. Io penso che ci siano persone che non capiscono, e giudicano male. Però io sono assolutamente tranquilla", ribadisce come già fatto un minuto dopo la sua assoluzione in Appello.
Daniela Casulli, il veto di Fratelli d'Italia su "Zia Martina": un caso politico
Il veto di Fratelli d'Italia al ritorno a scuola di "Zia Martina", al secolo Daniela Casulli, la maestra d..."In questo momento sei una delle maestre più famose d'Italia. Come ci si sente?", chiede l'inviato de Le Iene. "Bene. Non ho avuto incontri con persone sotto i 14 anni", "Lo puoi escludere?", "Le persone che incontravo avevano 14 anni, 15 anni, 16 anni. Sono contenta che posso far conoscere il mio caso, perché bisogna anche capire che non bisogna giudicare soltanto con la moralità, ma anche per quelle che sono le leggi. Nel 2014, quando utilizzavo i social proprio per un discorso di privacy, utilizzavo un nickname Martina, senza essere poi giudicata per fattori esterni". "E Zia?", chiede Viviani. "A Bari si usa dire zia alle persone più grandi".
Sui social, spiega, utilizzava il nickname "per i miei interessi. Mi piacevano altri argomenti: la fantascienza, i gruppi di romanzi, cioè queste cose. Così. Non era per incontrare. Nel 2019 mi sono separata e all'improvviso, dopo 13 anni assolutamente chiusi in una bolla di matrimonio, mi sono trovata single, libera e con una realtà che non avevo mai considerato. Tutti quanti avevano una pagina Instagram dove tutti sembravano delle star per le foto che mettevano, stava iniziando a diventare famoso. Mi mostravo in maniera provocante. Qualcuno mi ha detto 'sembri una collegiale'. Cioè all'epoca avevo un aspetto molto più... più da ragazzina".
"All'inizio - prosegue - io conoscevo ragazzi di 25 anni, 27 anni, poi alcuni ragazzi che su Tinder dichiaravano di avere 18 anni, in realtà magari ne avevano di meno. Quando torni single a 40 anni c'è quella sensazione di voler recuperare il tempo perso e quindi frequentare ragazzi più giovani per me era dire, ecco, vedi, non sei finita". "La sensazione che avevo era di non aver vissuto la mia giovinezza - sottolinea ancora l'insegnante -. Volevo recuperare magari quello che mi sentivo di aver perso con un matrimonio che poi non aveva funzionato. Era diventata una cosa assolutamente normale, a mo' di gioco. Non era però come uno se lo immagina guardando i porno online... Si rideva, si scherzava. A Bari a un certo punto ero diventata una specie di personaggio pubblico, un meme. Cioè tutti sapevano il mio numero di cellulare".
La Casulli spiega di aver avuto contatti su Instagram con tantissimi giovani e giovanissimi, di aver flirtato spesso con loro e di aver avuto rapporti intimi, senza però voler specificare il numero "perché ci sono cose che fanno parte di una vita personale che devono rimanere personali, perché comunque siamo in una realtà in cui c'è molto moralismo. Sta ritornando un bigottismo che per me sembra da Medioevo".




