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Dritto e Rovescio, Bignami ridicolizza Angelo Bonelli: "Ti faccio i disegnini?"

di Roberto Tortoravenerdì 7 novembre 2025
Dritto e Rovescio, Bignami ridicolizza Angelo Bonelli: "Ti faccio i disegnini?"

3' di lettura

Abusivismo e occupazione illegittima di case, argomento di stretta attualità e oggetto di discussione a Dritto e Rovescio, programma d’approfondimento e attualità di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. In studio c’è Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) che contesta la proposta di riforma di Fratelli d'Italia per snellire le procedure di sfratto: “Io penso che la proposta di legge di Fratelli d'Italia sia cinica e disumana. Cinica e disumana perché non si pone assolutamente il problema di chi si trova in condizioni di profondo disagio sociale. Del resto, non funziona vedere Bignami continuare a nascondere al Paese le reali condizioni sociali in cui si trovano milioni di persone”.

Bonelli cita il tasso di povertà italiana: “L’Istat proprio oggi, nella audizione per la manovra economica, ha detto che la povertà assoluta nel nostro Paese ha raggiunto la cifra record e anche inquietante di 5 milioni e 700 mila unità”. Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia lo contesta subito: “Di cui la metà sono migranti. Perché se noi continuiamo a pensare di risolvere il problema dell'Italia importando povertà ed esportando ricchezza non ne veniamo fuori. E voi per anni avete importato povertà, esportando ricchezza. Mi hai capito? O ti devo fare i disegnini? Non può funzionare così”. 

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Bonelli, allora, si altera: “La verità è che, di fronte a persone che hanno una situazione sociale molto grave nel nostro Paese, pensare di mandare una persona fuori da una casa dopo due mesi è un atto di cinismo e di disumanità. Dovesse dirlo davanti agli italiani di mandare fuori da una casa una persona che perde lo stipendio, perde il lavoro dopo che voi gli negate questa cosa è un fatto che francamente io trovo incredibile. Ci sono centomila case di edilizia pubblica – prosegue nell’arringa Bonelli - sfitte nel nostro Paese su cui voi non fate nulla. Avete elevato il fondo sulla morosità incolpevole, avete elevato i contributi, la sua Presidente del Consiglio è andata al meeting di Rimini promettendo il piano casa, non c'è un euro nel piano casa in questa finanziaria, avete 600 milioni! Sì mettiti le mani nei capelli e poi strappateli pure i capelli per tutte le fandonie che sparate all'Italia, strappateli pure quei capelli che hai in testa, ti è chiaro? Non c'è un euro nel piano casa!”.

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Bignami, allora, risponde per le rime: “Non può esistere il diritto ad avere una casa senza il dovere di pagare l'affitto. Non può esistere il diritto ad avere uno stipendio senza il dovere di lavorare. Non possono esistere solo i diritti senza i doveri. Se uno ha una casa, avrà il diritto di affittare e di avere un reddito da quello”.

Bonelli anima il confronto: “Esiste il dovere di uno Stato, del vostro governo di garantire condizioni sociali. Voi avete tagliato tutto dal punto di vista sociale. Esiste il vostro dovere di governare, di garantire i più deboli. E voi i più deboli ve li siete dimenticati, chiaro? Ve li siete dimenticati, i più deboli. Bignami, stufo, rilancia: “Bonelli, mi perdoni… No, io però una roba la posso dire. Scusami onorevole Bonelli, mi perdoni, ma secondo me lei si è arrabbiato evidentemente perché ho parlato degli immigrati, ma queste persone che vengono in Italia e che vanno a chiedere agli sportelli sociali il sussidio per la bolletta, per la spesa, tolgono risorse agli italiani che hanno redditi bassi. Posso finire una cosa? Io l'ho capito che siete nervosi, anche io al posto vostro sarei nervoso”.