Chelsea, per Antonio Conte l'ultima occasione contro il Manchester United di José Mourinho
Un ritorno in Italia così Antonio Conte proprio non se l'aspettava: il suo Chelsea travolto per 3-0 dalla Roma in Champions League con una prestazione deludente e una squadra che sembra aver smarrito quella grinta, quella voglia di combattere che lo scorso anno sono stati alla base del successo in Premier League. L'ex ct della Nazionale è apparso molto deluso al termine della gara dell'Olimpico, in cui ha invitato chiaramente i suoi giocatori ad assumersi le responsabilità della peggior sconfitta da quando è alla guida del Chelsea. «Perdere è perdere. Abbiamo mancato in tutto nella ripresa dopo un primo tempo soddisfacente, la Roma ci è stata superiore», ha ammesso Conte. Un Chelsea apparso molle e poco convinto delle proprie possibilità e che ha subito la prima sconfitta di una squadra inglese in questa edizione della Champions. «Serve la fame dell'anno scorso, che solo qualche volta abbiamo mostrato quest'anno - ha aggiunto - Per essere una grande squadra serve stabilità ed equilibrio che ora ci manca». Il giorno dopo la debacle dell'Olimpico il risveglio non deve essere stato facile per uno come Conte, che ha sempre detto di «odiare la sconfitta» e che sulla stampa inglese è stato letteralmente messo «sulla graticola». «Rovine romane, incubo di Halloween per Conte», ha titolato il Daily Mirror. Il prestigioso Times ha scritto di un «Conte privo di idee» nella «imbarazzante» prestazione del Chelsea. Il Sun parla di un «Conte umiliato» e il Guardian di una «Roma che festeggia sulle fragilità del Chelsea dà a Conte ulteriori mal di testa». E si perché ormai il malcontento dell'ex tecnico della Juve è evidente e serpeggia da mesi. In estate gli scontri con la dirigenza sul mercato, con i mancati arrivi di Alex Sandro e Lukaku, poi nei mesi scorsi l'ammissione di una «nostalgia» dell'Italia anticamera di un divorzio che a fine stagione sembra quasi scontato. Il problema, per Conte, è che se il suo Chelsea continuerà a giocare così anche nelle prossime partite la situazione potrebbe davvero precipitare. Abramovich non è uno molto paziente, si sa. Già staccati di 9 punti dal Manchester City capolista in campionato, i Blues domenica sono attesi dal difficile confronto contro il Manchester Utd dell'ex con il dente avvelenato José Mourinho. I Red Devils hanno quattro punti in più del Chelsea e una vittoria a Stamford Bridge potrebbe voler dire mettere quasi al tappeto Hazard e compagni nella lotta per il titolo. Conte lo sa bene e per questo dovrà trovare una soluzione soprattutto alle defaillance di una difesa apparsa ai limiti dell'imbarazzante contro la Roma. «Quando concedi tre gol, devi essere preoccupato. Significa che qualcosa non funziona», ha detto Conte. «Io ci metto sempre la faccia in tutto per tutto. Dobbiamo capire che dobbiamo alzare le zolle dal campo se vogliamo andare avanti altrimenti è tutta fatica sprecata», ha tuonato ancora un Conte esasperato per quello che ha visto all'Olimpico più che per le voci di un clamoroso esonero e di un ritorno a Stamford Bridge di Carlo Ancelotti. L'impressione è che qualcosa si sia rotto nel rapporto fra Conte, un allenatore maniacale che pretende tantissimo, e i suoi giocatori. Nelle scorse settimane erano emerse voci di una frattura con lo zoccolo duro della squadra per gli allenamenti troppo duri. All'Olimpico si è vista una squadra scollata e in crisi di fiducia dopo i primi due gol della Roma, in particolare sul secondo si è notata una mancanza di comunicazione tra Antonio Rudiger e i suoi compagni di reparto. Per fortuna del Chelsea il pareggio interno dell'Atletico Madrid con il Qarabag ha lasciato quasi intatte le speranze di qualificazione, ai Blues basterà una vittoria nelle prossime due partite per essere sicuri di giocare gli ottavi di finale della Champions League. L'obiettivo minimo da raggiungere per Conte, se vuole evitare la fine anticipata della sua avventura londinese....