Perotti fa sognare la Roma, 1-0 contro il Qarabag: agli ottavi da prima
Il 5 dicembre 2017 entra di diritto nelle date da ricordare nella storia della Roma. Tra pomeriggio e sera i giallorossi incassano il sì al progetto del nuovo stadio e conquistano il primo posto in un girone di Champions composto pure da due corazzate come Atletico Madrid e Chelsea. Una vera e propria impresa nella quale dopo il sorteggio credevano in pochi. Fra questi c'è sicuramente Eusebio Di Francesco, condottiero ed architetto di una squadra che con il passare delle settimane è sempre più plasmata a sua immagine e somiglianza. In pieno stile Roma però quella contro gli azeri del Qarabag, vittima designata, non è stata una passeggiata. Una vittoria ampiamente meritata ma allo stesso tempo di misura con tanto di spavento finale che avrebbe fatto crollare tutto il castello di carte costruito con pazienza e merito nel corso del girone. Il copione della gara è ben chiaro fin dal fischio iniziale. Possesso della sfera ampiamente gestito dai giallorossi ed azeri rintanati tutti dietro alla linea del pallone in cerca di qualche eventuale sortita in contropiede. I giallorossi però manovrano ad un ritmo troppo basso per riuscire ad espugnare il fortino eretto del Qarabag. Al 14' Manolas prova a correggere di tacco in porta un tiro di El Shaarawy ma la sfera finisce fra le braccia di Sehic. In casa Roma gli unici a cercare lo spunto sono Kolarov e Perotti sulla corsa di sinistra mentre sull'altra fascia El Shaarawy si fa notare meno sbagliando anche una ghiotta occasione alla mezzora. Di Francesco è visibilmente insoddisfatto e non lo nasconde. Gli ampi gesti del tecnico capitolino servono quantomeno a svegliare la squadra che negli ultimi minuti della frazione colleziona le due azioni più ghiotte. Prima è Dzeko a sparare alto da buona posizione poi è una conclusione di Nainggolan infilatasi in mezzo ad una selva di gambe a far gridare al gol. Il portiere ospite però ci mette un piede di istinto puro e salva i suoi. Alla prima azione ben costruita della ripresa, al minuto 8', la Roma passa. Parte tutto dai piedi di Perotti passando per quelli di Strootman, tacco illuminante dell'olandese per Dzeko che spara sul portiere in uscita ma l'argentino è il più lesto e di testa da due passi insacca facendo esplodere l'Olimpico. La Roma vuole il raddoppio. Nainggolan ci va vicino con un fendente dei suoi ma Sehic compie il miracolo. Il numero uno azero si ripete nuovamente su una punizione di Kolarov alla mezzora ma l'arbitro, incredibilmente, non concede il corner. Mentre i giallorossi sono padroni del campo l'unica distrazione della partita rischia di costare carissimo a De Rossi e compagni. Discesa sulla fascia mancina e cross in mezzo di Guerrier per Michel che, perfettamente solo all'altezza dei dischetto del rigore, incorna esattamente in mezzo alle braccia di Alisson. Nel finale la Roma ha un occasione colossale per il raddoppio ma Dzeko non scarta il cioccolatino offerto da Gerson poi, fatta eccezione per una mischia pericolosa dalle parti di Alisson, c'è solo tempo per la grande festa finale complici le notizie che arrivano da Stamford Bridge.