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Cristiano Ronaldo, la sentenza in Spagna: quanto deve al Fisco, un diluvio di milioni

Davide Locano
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Cristiano Ronaldo mette la parola fine alla prima delle due grane giudiziarie che lo vedono protagonista, vale a dire il contenzioso con il fisco spagnolo relativo alle accuse di evasione legate al periodo in cui militava nel Real Madrid. L'attaccante portoghese della Juventus, oggi presente in tribunale a Madrid con al fianco la compagna Georgina Rodriguez, ha infatti patteggiato una condanna a 2 anni di carcere (che non sconterà perchè incensurato) e ad una multa di 3,2 milioni di euro. La pena detentiva sarà commutata in un'ulteriore ammenda di 365mila euro. Il tribunale non ha fatto sapere se la somma sarà compresa o aggiunta ai 18,8 milioni che Ronaldo ha accettato di versare al fisco in base all'accordo raggiunto lo scorso giugno. La prima apparizione pubblica di Ronaldo a Madrid da quando ha lasciato il Real è durata circa 40 minuti, il tempo necessario ai suoi legali di formalizzare l'accordo con il giudice spagnolo. Leggi anche: CR7 arriva in tribunale con Georgina «Sto benissimo», ha detto il cinque volte vincitore del Pallone d'Oro davanti ad una folla di giornalisti, fotografi e operatori assiepati dinanzi al tribunale nella zona nordest di Madrid. In abito scuro e con il viso nascosto dietro gli occhiali da sole, CR7 si è anche fermato a firmare autografi prima di lasciare il tribunale tenendosi per mano con Georgina a bordo di un van nero con i vetri oscurati. Il giudice che ha presieduto l'udienza aveva rifiutato la richiesta del giocatore di apparire in videoconferenza dall'Italia o di entrare nell'edificio in auto per evitare i riflettori. Il 33enne fuoriclasse portoghese era reduce dalla partita giocata e vinta con la Juventus lunedì sera contro il Chievo per 3-0, nella quale ha fallito un rigore e diverse altre occasioni. Le grane di Ronaldo con il fisco spagnolo erano iniziate nel giugno 2017 quando le autorità locali hanno aperto una inchiesta a suo danno, interrogando il giocatore il mese successivo. «Non ho mai nascosto nulla, né ho avuto l'intenzione di eludere le tasse», aveva detto alla corte CR7. Secondo i pubblici ministeri, però, l'allora attaccante del Real aveva utilizzato società di comodo in paradisi fiscali, in particolare nelle Isole Vergini britanniche e in Irlanda, per evitare di pagare l'imposta dovuta in Spagna sui redditi relativi ai diritti di immagine tra il 2011 e il 2014. Secondo i legali di CR7, invece, c'era stata una differenza nell'interpretazione di ciò che era e non era tassabile in Spagna, negando qualsiasi tentativo intenzionale di evadere il fisco. L'accordo con le autorità spagnole ha permesso a Ronaldo di evitare di affrontare un lungo processo che avrebbe potuto danneggiare la sua immagine e vederlo rischiare anche una pena più pesante. L'attaccante portoghese è solo l'ultimo dei tanti calciatori caduti nelle maglie del fisco spagnolo. Il suo grande rivale Lionel Messi del Barcellona ha pagato una multa di due milioni di euro nel 2016 con una condanna a 21 mesi di detenzione. Pena successivamente ridotta ad un'ulteriore multa di 252.000 euro. L'ex compagno di squadra di Ronaldo al Real Madrid, Xabi Alonso, è comparso sempre oggi dinanzi alla stessa corte di Madrid per una vicenda simile. Il centrocampista rischia una pena detentiva di cinque anni e una multa di quattro milioni di euro. Il recente giro di vite sui calciatori di alto livello in Spagna segue la rimozione di un'esenzione fiscale stabilita nel 2010. Conosciuta come la 'legge Beckham', aveva permesso a tanti calciatori di pagare meno tasse. Tornando a Ronaldo, ora l'asso portoghese deve risolvere la seconda e più spinosa vicenda giudiziaria che lo vede protagonista relativa alle accuse di violenza sessuale ai danni di una ex modella americana in un hotel di Las Vegas nel 2009. La polizia della città americana ha recentemente chiesto alle autorità italiane un campione di DNA del calciatore. Ronaldo ha sempre negato le accuse. In una recente intervista al quotidiano sportivo portoghese Record, CR7 ha detto di avere la «coscienza apposto» ed è «fiducioso che tutto sarà chiarito al più presto».

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