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Carlo Ancelotti rivive l'esonero a Napoli: "Usare la frusta? Quando e perché ho rotto con De Laurentiis"

Marco Rossi
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Carlo Ancelotti, allenatore dell'Everton, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui spiega i motivi del suo addio al Napoli: "Sono andato a Napoli perché, dopo nove anni all'estero, avevo voglia di tornare in Italia e Napoli mi sembrava una piazza interessante... L'esonero? De Laurentiis ha detto: 'Ho pensato di cambiare', io gli ho detto 'Sei sicuro?', lui mi ha detto “Sì”, allora io ho detto: “Ok, allora cerco un'altra squadra”. Non avevo voglia di star fermo e farmi pagare senza lavorare. Allenare in Inghilterra è affascinante, e la società dell'Everton è ambiziosa". Per approfondire leggi anche: Fabio Capello su Carlo Ancelotti "Mi dà fastidio che, quando le cose non vanno bene, mi dicano 'Ah, bisogna usare la frusta, sei troppo buono, sei troppo gentile e accomodante coi giocatori!'. Ma dico: i dirigenti al mondo non conoscono come alleno? Non mi puoi prendere e poi dirmi di cambiare il mio modo non solo di allenare: il mio modo di essere. Perché io sono così, e così sono arrivati i successi. Se tu mi dici 'Devi usare la frusta!', è sbagliato, è sbagliato.

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