Zlatan Ibrahimovic, il Milan è avvisato: "Sarò molto cattivo, mi aspetto di più". E lancia la sfida a Ronaldo

di Gabriele Gallucciodomenica 5 gennaio 2020
Zlatan Ibrahimovic, il Milan è avvisato: "Sarò molto cattivo, mi aspetto di più". E lancia la sfida a Ronaldo
2' di lettura

L'universo rossonero riparte da Zlatan Ibrahimovic. A Casa Milan lo svedese si è presentato a vecchi e nuovi tifosi, determinato come non mai a dimostrare di essere ancora un fuoriclasse nonostante le 38 primavere sulle spalle. "Se sono qui - ha subito precisato - è perché ho ancora qualcosa da fare, non vengo a fare la mascotte ma per aiutare in campo. È una sfida anche per me. Sto bene e mi sono allenato, l'unica cosa non ho toccato il pallone ma quello è il meno". Per approfondire leggi anche: Milan, quanti soldi buttati in attaccanti Tutti si aspettano che Ibra diventi immediatamente il leader di una squadra apparsa troppo molle e fragile mentalmente: "Da fuori è difficile parlare, ma sarò molto più cattivo con i giovani. Bisogna lavorare duro e forte, saper soffrire. A volte mi aspetto di più da qualcuno, ma l'importante è dare il massimo e lavorare". Zlatan ha poi rivelato qualche retroscena sul suo ritorno al Milan: "Dopo l'ultima partita in America ho parlato con Maldini, voleva sapere come stavo. A 38 anni ho avuto più richieste di quando ne avevo 28. Ho cercato l'adrenalina perché a quest'età non giochi per i soldi, ma per ottenere il massimo da una sfida". Lo svedese ha anche parlato di compagni e avversari: "Piatek? Può fare di più, ma so che qui la pressione è altissima. Se sei qui devi dare risultati e fare il tuo lavoro. Cristiano Ronaldo? È un bene che sia in serie A, è bello per il campionato, poi vedremo cosa succederà quando giocheremo contro". Insomma, Ibra è carico e pronto per giocare anche se "è impossibile che giochi come 10 anni fa, ma oggi so cosa fare. Invece di correre posso tirare da 40 metri".

ti potrebbero interessare

altri articoli di Sport