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Milan, 5 gol al Bologna e Roma nel mirino: Europa League da blindare

Francesco Perugini
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Il Milan passeggia sul Bologna per rimettere un piede in Europa (League). In attesa di Roma-Inter, i rossoneri alle loro spalle staccano il Napoli (impegnato contro l'Udinese) e soprattutto vanno a +8 sul Sassuolo. Martedì lo scontro diretto al Mapei Stadium sarà l'occasione per chiudere i conti. Se l'ultima apparizione casalinga prima della pandemia era stata la sconfitta col Genoa, ora San Siro senza pubblico non fa più paura al Milan alla quarta vittoria su quattro dalla ripresa nel proprio stadio (e venerdì arriva l'Atalanta). Dopo il saluto con Ibra, Mihajlovic prova a sorprendere la sua ex squadra rispolverando Santander, in naftalina dal 29 febbraio. Nessun dubbio per Pioli con la struttura tipo e una fascia destra inedita con Calabria-Saelemaekers. Il guaio per gli ospiti è che dall'altra parte ci anche sono volti fin troppo noti: Skorupski fa quel che può, rimedia un paio di volte (bella la parata su Hernandez), ma deve arrendersi presto. L'azione-gol è spettacolare, costruita su un'identità di squadra evidente. Rebic lotta e serve di tacco Hernandez, cross basso e velo di Ibra per Saelemaekers che in scivolata sigla il suo primo gol in Italia. Occhio al minuto, il 10': il Diavolo non segnava così presto da dicembre, quando sempre ai felsinei timbrò Piatek su rigore dopo un quarto d'ora: stesso avversario ma ben altro Milan. Non è una novità invece l'ennesima rete incassata dal Bologna, trafitto per la 29esima partita di fila. Al 24' Skorupski trasforma un retropassaggio in regalo per Calhanoglu: secondo gol consecutivo e nono stagionale, l'annata più prolifica ora che è libero dai compiti difensivi impostigli da Gattuso. I rossoblù non ci sono, dominati dallo strapotere rossonero - palo di Kessie, un altro dei trasformati dal 4-2-3-1 di Pioli - fino al gol improvviso di Tomiyasu dal limite al 44'. La speranza di un'altra rimonta a San Siro dopo quella sull'Inter, però, appena quattro minuti: Calhanoglu mette Bennacer su un'autostrada verso la porta e arriva il primo gol con la maglia del Milan. È il premio per l'ex vice Biglia, diventato motore di questa squadra. Non è finita: Calha-Ibra dentro per Rebic che si gira e fa 4-1. Sono 11 le marcature per il croato nel 2020, cioè da quando ha trovato spazio con Pioli, e 25 i centri totali della squadra dalla ripresa (media di oltre 3 a partita), visto che al 91' fa festa pure Calabria: 5-1. Sinisa alza bandiera bianca e manda in campo i ragazzini, cambia anche Pioli e si prende un altro ruggito da Ibra. Rimane la prestazione quasi perfetta attorno al totem Zlatan, portatore di una fame che fa bene: «Ci serve», ha detto Rebic in un'intervista delle ultime ore. «La presenza di giocatori di esperienza è fondamentale per tutte le squadre che hanno obiettivi», replica Paolo Maldini. Chissà se sarà d'accordo Rangnick: il nome più discusso per l'attacco resta Jovic del Real, mentre in Germania si parla di un altro ex Eintracht, l'esterno Kostic (27). Un'alternativa low cost sarebbe Pessina, ex Diavolo che tornerebbe a casa dall'Atalanta al 50% del prezzo.

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