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Juventus, retroscena su Andrea Agnelli: "In prima persona per l'esonero di Maurizio Sarri". Ecco perché arriverà Simone Inzaghi

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“La discesa in campo in prima persona di Andrea Agnelli nelle scelte dell’allenatore non accadeva dall’estate 2011”. Così Nicolò Schira sull’esonero di Maurizio Sarri, che da oggi pomeriggio non è più l’allenatore della Juventus. La rivoluzione del bel gioco è durata appena un anno e ha portato in dote soltanto lo scudetto, il nono consecutivo: non è scoccata la scintilla tra Sarri e i bianconeri, con il presidente che ha deciso per il cambio immediato, pur di non ammettere il fallimento tecnico di una squadra mediocre e ormai datata.

Stavolta Agnelli è intervenuto in prima persona, sconfessando Fabio Paratici che alla vigilia aveva fatto intendere una conferma di Sarri indipendentemente dalla partita di Champions League con il Lione. La Juve non ha intenzione di silurare anche il suo dirigente, ma Agnelli è intervenuto come non faceva dal 2011, quando aveva voluto fortemente Antonio Conte dal Siena, mentre Marotta era orientato su altri nomi. Per questo motivo Simone Inzaghi è il principale accreditato per la panchina bianconera: è un pallino del presidente, che lo avrebbe voluto già lo scorso anno. Stavolta il matrimonio si farà, Lotito permettendo, dato che Inzaghi ha un altro anno di contratto con la Lazio, che non ha alcuna intenzione di lasciarlo andar via. 

 

 

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