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Milan, grande ritorno di Ariedo Braida: sarà lui a dover cercare talenti all'estero

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Giulia Stronati
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A volte ritornano, è proprio il caso di dirlo. Ariedo Braida e il Milan: una storia d'amore infinita e pronta a riaccendersi a 6 anni di distanza dall'addio voluto da Barbara Berlusconi, che progettava una rivoluzione dirigenziale. Da allora è iniziato il lungo declino del club che non ha più partecipato alla Champions League. L'esperto direttore sportivo ripartì, invece, dal Barcellona dove ha lavorato con successo per un quadriennio, vincendo tutto (2 Liga e la Champions 2015, oltre a varie coppe e il Mondiale per Club). L'anno scorso l'addio ai catalani e il desiderio di tornare in Italia. Per questo Braida negli ultimi mesi ha declinato i corteggiamenti di club importanti come Monaco, Galatasaray e Besiktas che gli avevano offerto la poltrona di ds. Il sogno, come svelato proprio a Libero tre settimane fa, era il ritorno in rossonero: «Mi piacerebbe tornare, il Milan è il Milan, ce l'ho nel cuore...».

 

 

Negli ultimi giorni sono ripartiti i contatti per riportare Braida di nuovo nella dirigenza milanista, con un possibile ruolo di talent scout per il mercato internazionale sulla falsa riga dell'incarico ricoperto con successo al Barça. Il nome di Braida (artefice dei successi del Milan berlusconiano dal 1986 al 2014 con i suoi colpi di mercato) ammicca anche a nuovi scenari societari, visto che il suo nome era circolato in orbita Arnault, quando si era parlato di una possibile cessione del club da parte di Elliott. In attesa di eventuali sviluppi in tal senso, la squadra rossonera ieri si è radunata a Milanello per preparare la nuova stagione. Assente Ibrahimovic, per il quale il Diavolo non è ancora sceso a patti con Mino Raiola. Lo svedese vuole un ingaggio da 7 milioni a stagione a fronte dei 5 più bonus offerti da Gazidis. La sensazione è che la fumata bianca possa arrivare a metà strada (6 milioni più bonus), anche perché la priorità di Zlatan restano i rossoneri che non vogliono privarsi del fuoriclasse di Malmoe. Ibra, ma non solo.

Il Milan, infatti, è in dirittura d'arrivo per un gradito ritorno: quello del mediano francese Bakayoko che pur di tornare a Milano si ridurrà lo stipendio (da 4,5 a 3 milioni più bonus). Operazione in prestito con diritto di riscatto a 30 milioni dal Chelsea. A proposito di cavalli di ritorno: pronto il rinnovo per Begovic come vice Donnarumma, visto che Reina si accaserá alla Lazio (biennale da 1,7 milioni annui). Milan sempre al lavoro per consegnare a Pioli un nuovo terzino destro: trattativa in corso con il Tottenham per Serge Aurier. Da battere la concorrenza del Bayer Leverkusen che offre di più, anche se l'ex Psg preferirebbe sbarcare in serie A. L'alternativa resta il brasiliano Emerson Royal del Betis Siviglia, dove potrebbe finire Davide Calabria. Infine pronto il rinnovo fino al 2024 per Calhanoglu: il trequartista turco da oggetto misterioso è diventato uno dei pilastri del Milan post lockdown con gol e assist decisivi. Uno dei tanti successi della coppia Pioli&Ibra. 

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