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Valentino Rossi e una MotoGp impazzita. Occhio alla zampata sul Mondiale: perché può sorprendere tutti

Francesco Perugini
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Misano regala alla MotoGp il 4° vincitore inedito in sei gare: è l'italiano Franco Morbidelli dopo Quartararo, Binder e Olivera. E l'altalena dei risultati scrive una classifica che non lascia spazio a pronostici. Sono nove piloti i piloti in 23 punti, con Quartararo a -6 dal nuovo leader Dovizioso. Seguono Miller a -12, Mir a -16, Vinales e Rossi a -18, Morbidelli a -19, Binder e Nakagami a -23. Non basta più dire che l'infortunio di Marc Marquez fa spettacolo: l'assenza del dominatore spagnolo ha cancellato ogni gerarchia. Si ritrova in testa quasi per caso Dovi con una Ducati dall'andamento troppo altalenante. La Desmosedici è storicamente una moto difficile da domare, il forlivese ha scelto la via del compromesso per inseguire un titolo mondiale da portare a casa pur senza una sella per il prossimo anno. Una situazione persino più paradossale di quella che avvolge il Dottore, padre dei futuri campioni azzurri a due ruote: Rossi sarà retrocesso nel team Petronas, quello che al moento sembra andare più forte delle moto ufficiali. In una stagione dal calendario breve e dalle previsioni inaffidabili, però, proprio il Dottore potrebbe sfruttare esperienza e sangue freddo per piazzare la zampata vincente. Già dal bis di Misano tra una settimana - se i test di martedì non faranno miracoli - si capirà se Rossi potrà scrivere la sua decima sinfonia iridata.

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