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Zlatan Ibrahimovic rinnova col Milan? "Dipende": Paolo Maldini sibillino, nulla è scontato

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Il futuro di Zlatan Ibrahimovic al Milan? È sibillino, Paolo Maldini, sulla questione rinnovo. Intervistato a Bein Sports, il dirigente rossonero ricorda di aver provato a riportare lo svedese a Milanello già nel 2018, appena arrivato con Leonardo nel club. "Ma aveva un contratto in essere con i LA Galaxy. Quando è arrivato abbiamo provato a proporgli un contratto più lungo rispetto ai sei mesi per cui ha firmato, ma lui voleva vedere quale sarebbe stata la risposta del suo fisico al ritorno di un campionato professionistico di così alto livello. Rinnovo? Ci ha detto che dipenderà dal suo corpo. Ma se continua così non vedo perché non possa essere ancora con noi l’anno prossimo". 

 

 

A giudicare dal rendimento in campo (14 gol in sole 11 partite, tra Covid e infortuni vari) e dal carisma con cui ha fatto crescere tutta la squadra, non ci dovrebbero essere dubbi. Ma si sa, Ibra è "animale" strano, un po' selvatico: vuole essere al centro di tutto il progetto ma è anche il critico più spietato di se stesso. Come spiegato dallo stesso 39enne ex Ajax, Juve, Inter, Barcellona, Psg e Manchester United, se avvertirà di non poter essere più utile alla causa sarà lui a salutare. E in mezzo, poi, c'è sempre Mino Raiola a mettere un po' di pepe sulle trattative.

 

 

 

Maldini ha parlato anche di Theo Hernandez, fin qui forse la sua più grande intuizione: "È un giocatore che aveva già vinto la Champions League, si stava un pochino perdendo. Non ho voluto ascoltare tutte le cose che mi avevano detto di lui ma ho voluto parlare con lui guardandolo negli occhi. Ho trovato un ragazzo sensibile. Gli ho detto che avrebbe dovuto fare tanta fatica. Sentendomi dire queste parole io ho creduto in lui, la società ha creduto in lui. Con Leao è stato il nostro acquisto più costoso dell’anno scorso. La risposta sul campo è stata eccezionale, gli dico sempre che deve programmarsi per andare a giocare titolare in nazionale e deve ambire ad essere uno dei tre migliori terzini al mondo".

 

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