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Marcell Jacobs sfida Filippo Tortu: "La gloria se la prende l'ultimo, ora tocca a me"

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Il successo alle Olimpiadi, il passato difficile, l'abbandono del padre e la rivalità con Filippo Tortu. Marcel Jacobs si confessa in una intervista a Massimo Gramellini su 7, il magazine del Corriere della Sera. "Il prossimo anno ci sono i Mondiali. Vi entrerò da campione olimpico e voglio uscirne da campione del mondo. Il segreto è arrivare al top della forma al momento giusto. A inizio stagione dirò: non aspettatevi un record alla prima gara, altrimenti ai Mondiali non ci arrivo…", racconta. 

 

 

"Quanto alla staffetta, voglio correre la quarta frazione, perché la gloria se la prende l’ultimo. Fino all’anno scorso il più forte era Filippo Tortu, quindi era giusto che l’onore toccasse a lui, ma adesso i ruoli si sono invertiti e chiederò di invertire anche le posizioni in pista", annuncia Jacobs. "Con lui c’è sana rivalità, benché ora il mio obiettivo sia battere i numeri uno al mondo".

 

 

E ancora, dice Jacobs: "Ho 26 anni e voglio correre oltre i 30. Bolt ha smesso a quell’età, ma aveva cominciato a vincere a 22. Mi ha scritto un messaggio e non me ne ero neanche accorto, guarda! ('Hai reso orgogliosa l’Italia, bravo!' con l’emoticon di tre avambracci scuri muscolosi). Adesso non vedo l’ora di riprendere ad allenarmi. Però so già che, appena arriverò al campo, il mio allenatore mi farà fare dodici volte i 120 metri, io al terzo scatto mi fermerò e gli urlerò: 'Basta, Paolo, mi viene da vomitare'. Allora Paolo si avvicinerà e mi dirà: 'Vomita pure, Marcell. Vomita e poi ricomincia'".

 

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