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Juventus, "migliore di cosa?". Mario Sconcerti, l'inquietante sospetto dopo Malmoe

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La Juventus respira in Champions League, ma non troppo. La larga vittoria 3-0 al debutto in Svezia non è tutto oro quel che luccica e Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, mette in guardia mister Max Allegri: "Il Malmoe è stato l’avversario inadeguato che doveva essere, la Juve la squadra più attenta e ordinata che serviva. Sovrapporre questo al cattivo inizio di campionato non so quanto sarebbe utile".

 

 


Detto di un buon Locatelli, dei vivaci Cuadrado e Morata e del solido Bonucci, restano le spine. "Dybala è apparso, non si è proprio mostrato. Comunque anche lui c’è stato. Tutto risolto allora? Diciamo che niente è peggiorato", è la poco consolatoria considerazione di Sconcerti. Perché al di là dei gol e dei salutari tre punti, "mancano riferimenti, nel senso che è stata una Juve migliore ma non è chiaro rispetto a cosa. A due anni fa, a Pirlo, al semplice fine estate di questi tempi?". Ordine e disciplina, insomma, ed è già qualcosa. Ma manca ancora la scintilla, il leader offensivo. "Quello non si vede e probabilmente non c’è", spiega Sconcerti, in trepidante attesa di vedere se "Kulusevski capirà come gestire la sua forza" e on una certezza: quella guida "non sarà mai Rabiot" e "non basterà Cuadrado".

 

 

 

 

Pensiero finale per Cristiano Ronaldo e il Manchester United, sconfitti a sorpresa dallo Young Boys in Svizzera da un gol di Siebatcheu: "Dà il valore reale anche ai gol della Juve in Svezia e a chiunque oggi abbia avuto la forza di rispettare un pronostico".

 

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