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Juan Cuadrado, "povertà e allegria": le confessioni della juventino sul suo passato (e su Guidolin)

di Lorenzo Pastugliavenerdì 1 ottobre 2021
Juan Cuadrado, "povertà e allegria": le confessioni della juventino sul suo passato (e su Guidolin)

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"Vengo dalla povertà, insegno l'allegria". A poche ore dal derby della Mole contro il Torino, Juan Cuadrado ha parlato al quotidiano La Stampa: “Con il Chelsea resta la soddisfazione di aver giocato da squadra — ha detto il colombiano della Juve — di aver lottato per un risultato che volevamo a tutti i costi: è il nostro dna, contro le grandi viene fuori. Ci dà nuove consapevolezze, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare a lavorare. Vittoria allegriana? Anche secondo me: magari non avremo giocato il miglior calcio, ma, ripeto, siamo stati squadra. E conta il risultato”.

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Sul rapporto coi giovani in squadra: “Cerco di trasmettere allegria: a volte siamo troppo tesi, per me la vita è felicità, che non vuol dire essere giocherelloni o superficiali, le risate non rubano concentrazione: chi ha il mio carattere può essere frainteso, a me capitò a Udine con Guidolin”. Il Torino è in salute e Cuadrado avverte: "Lo trovo più solido che in passato — aggiunge — Sarà una sfida speciale, per noi e per i tifosi. Una battaglia. Ma in questo momento qualsiasi partita sarebbe stata importante. Il gol all'ultimo minuto? Lo ricordo benissimo, una gioia pazzesca. Se ci penso, risento il boato del pubblico”.

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Su Ronaldo conclude: “Conosciamo la classe di CR7 e sappiamo cosa ha rappresentato per noi, ma la cosa più importante è la Juventus. Stiamo lavorando per non fare notare la sua mancanza”. Infine parola anche sull’episodio di razzismo subito da Mike Maignan, portiere del Milan, nella partita dei rossoneri proprio all’Allianz Stadium, finita 1-1: “La partita dovrebbe essere vissuta solo come divertimento e tutti dovremmo essere più responsabili. Invito a riflettere sulle conseguenze di certi gesti, di certe parole: non si fa male solo al ragazzo in campo, ma alla sua mamma, ai suoi figli, alla sua famiglia”.