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Carlo Ancelotti nei "Pandora papers": dettagli compromettenti, uno tsunami sul calcio

Lorenzo Pastuglia
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Nella lista di Pandora Papers ci sono Carlo Ancelotti e Pep Guardiola. Gli allenatori di Real e City sono coinvolti nell’inchiesta pubblicata domenica scorsa, 3 ottobre, dai giornalisti investigativi dell’International Consortium (Icij) dopo l’analisi di 11,9 milioni di documenti, provenienti da 14 società di servizi finanziari, che ha scoperto più di 29 mila società offshore. E non sono gli unici, dato che sono presenti anche primi ministri ed ex (Tony Blair, Strauss-Khan), presidenti, nobili e stelle dello sport (Sachin, Tendulkar, Jacques Villeneuve e il pattinatore canadese Elvis Stojko) e dello spettacolo (Shakira, Claudia Schiffer).

 

 

 

 




Le accuse ad Ancelotti e Guardiola - Per la stampa straniera, Ancelotti avrebbe utilizzato una società delle Isole Vergini britanniche per gestire i suoi diritti d’immagine, cosa già nota e su cui il Tesoro sta indagando. Lo stesso allenatore ex Milan non ha però voluto rispondere alle domande inviate dall’Espresso, da El Pais e dal consorzio Icij. Mentre Guardiola è nella lista per un conto corrente non dichiarato ad Andorra dal 2003 al 2012. E avrebbe poi approfittato di un condono fiscale del governo Rajoy per regolarizzare la sua posizione. I risultati dell’inchiesta, durata quasi due anni, sono il frutto del lavoro collettivo di oltre 600 giornalisti di 150 testate internazionali. Criticato anche il re di Giordania, Abdallah II, che avrebbe acquistato ville e terreni negli Stati Uniti e a Londra, per oltre 100 milioni di euro, tramite offshore personali, mentre il suo governo riceveva miliardi dagli Usa per combattere il terrorismo ed evitare una rivoluzione araba in un paese alleato.

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