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Marcell Jacobs "è sparito nel nulla. Ecco cosa c'è dietro": doping, l'ultima bomba sporca dall'Inghilterra

Lorenzo Pastuglia
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All’Inghilterra ancora non va giù la disfatta olimpica di Tokyo nei 100 metri, quando un Marcell Jacobs, di forza, si è preso la medaglia d’oro. Finito ora, di nuovo, nel mirino della stampa d'Oltremanica, in particolare del Times, che in un'inchiesta di due pagine chiamata "Mistero Jacobs, il campione olimpico salito alla ribalta senza tracce precedenti... e poi ha smesso di correre" insinua come "nessuno possa avere una risposta su come ci sia riuscito”. Il pezzo è a firma di Matt Lawton e Mark Palmer, che hanno viaggiato in Italia tra Milano, Desenzano del Garda e Roma (i luoghi dove Jacobs è cresciuto, si è allenato e dove vive ora). Prima di partire con le critiche.

 

 

 

 

 

 

Jacobs è… "sparito dalla circolazione" - Cosa ne esce dal contenuto del reportage? Che la rapida ascesa del 27enne, con due ori a Tokyo 2020, sono “improvvisi e incompatibili col suo passato agonistico”, per poi affermare che dopo i Giochi “è sparito dalla circolazione" e infine parla di Giacomo Spazzini, nutrizionista ed ex body builder indagato per frode in merito a un'inchiesta su presunto commercio di sostanze dopante, col quale Jacobs non collabora più da tempo.

 

 

 

 

 

Lawton e Palmer sono anche andati al campo di allenamento del velocista per chiedergli un'intervista: Jacobs  — che dopo le ripetute accuse non vede di buon occhio la stampa inglese — ha gentilmente declinato. Così, ai due non è rimasto che dare appuntamento al 4 febbraio, quando ai mondiali indoor di Berlino si capirà "se quest'uomo cresciuto senza lasciare tracce saprà ripetersi".

 

 

 

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