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Spezia-Sassuolo, gli spezzini scappano ma Raspadori show risolleva gli emiliani: è 2-2 al Picco

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 Ancora una rimonta per il Sassuolo che, sotto di due gol, riesce a recuperare e chiudere sul 2-2 contro lo Spezia al 'Picco'. La squadra di Dionisi, dopo aver fermato il Napoli nel turno infrasettimanale, si ripete trascinata dalla doppietta di Raspadori che entra nella ripresa e cambia l'inerzia del match ritrovando la via del gol che mancava dalla prima giornata di campionato. Allo Spezia non bastano le reti di Manaj e Gyasi, con i bianconeri che salgono così a quota 12 in classifica ma rimandano il ritorno alla vittoria: il Sassuolo, invece, sale a quota 20 e continua a seguire a distanza il treno europeo.

 

 

 

Thiago Motta opta per Manaj al fianco di Nzola in attacco, arretrando Gyasi sulla fascia al posto di Bastoni. Il Sassuolo risponde con Defrel dal 1' a completare il tridente con Scamacca e Berardi: in mediana spazio ad Henrique insieme a Frattesi e Maxime Lopez. L'avvio dei neroverdi è convincente, con Frattesi che viene steso al limite dell'area: sulla sfera si presenta Berardi che impegna Provedel con una conclusione di potenza. I ritmi della sfida si rivelano subito alti, con tanto agonismo in campo: l'arbitro Maresca ha il suo bel da fare, con due ammonizioni per Reca e Maggiore nei primi 3' di gioco. Il Sassuolo prosegue nel pressing offensivo, sfiorando a più riprese il vantaggio: l'occasione più ghiotta capita a Scamacca che alla mezz'ora carica il destro dal limite ma colpisce in pieno la traversa. Lo Spezia è però sornione, in attesa di colpire la retroguardia tutt'altro che irreprensibile dei neroverdi: l'occasione giusta arriva al 35', quando Manaj spinge in rete un ottimo cross di Reca per l'1-0 dei padroni di casa.

 

 

 

Nella ripresa Dionisi prova a correre subito ai ripari, inserendo simultaneamente Raspadori e Toljan per Henrique e Muldur. Il Sassuolo passa così al 4-2-3-1, spingendo sull'acceleratore a caccia del pari. E' invece nuovamente lo Spezia a trovare il raddoppio, approfittando di una colossale dormita della difesa ospite. Ayhan si perde Nzola, che mette in mezzo: Frattesi prova il colpo di tacco dentro l'area, con Kyriakopoulos che molla Gyasi che ne approfitta e sigla il 2-0. Con le spalle al muro il Sassuolo prova il tutto per tutto, alzando ulteriormente il proprio baricentro: Raspadori è subito pericoloso, seguito da Scamacca che insacca sull'assist di Toljan ma viene pizzicato in offside. Al 61' lo Spezia reclama per un presunto penalty dopo un contatto tra Erlic e Ferrari, con lo stesso centrale neroverde che pochi istanti più tardi manda alto di poco una bella incornata. I ritmi restano molto elevati ed al 66' il Sassuolo accorcia le distanze: ci pensa Raspadori, sulla sponda di Defrel, a battere Provedel per il 2-1. Le occasioni fioccano da una parte e dall'altra: prima Maggiore spreca il tris difettando il controllo, poi Scamacca pecca di precisione. Al 79' ci pensa ancora Raspadori a trascinare il Sassuolo, inventandosi il gol del 2-2 che gli vale anche la doppietta personale: dribbling fulminante su Hristov e destro potente che non lascia scampo a Provedel. Il pareggio galvanizza ulteriormente gli ospiti, che annusano l'impresa: Berardi ci prova con una splendida rovesciata ma viene murato da Erlic. Il convulso finale vede le squadre affrontarsi a viso aperto, entrambe a caccia del bottino grosso: Nzola sfiora il nuovo vantaggio, esaltando i riflessi di Consigli che salva il Sassuolo. Dall'altra parte è Toljan ad inserirsi con i tempi giusti, non trovando però la traiettoria giusta nonostante una deviazione. Si tratta dell'ultima emozione della gara: non bastano 5' di recupero per rompere l'equilibrio, con Spezia e Sassuolo che si dividono la posta al "Picco".

Partita ricca di emozioni anche Venezia-Verona. I lagunari hanno lasciato il campo pieni di rammarichi e senza nessun punto. Succede di tutto in 90’, con le due squadre che lasciano tutto sul campo. Una partita ma ne sembrano decisamente di più. Il primo tempo è tutto di marca dei padroni di casa, tre gol e la sensazione di essersi lasciati definitivamente alle spalle le zone basse della classifica, un secondo tempo in cui il Verona di Tudor dimostra il suo ruolo di “disturbatrice” del campionato. Il Verona conquista la vittoria con un incredibile 3-4 che regala emozioni e tantissimo spettacolo.

 

 

 

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