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Ferrari, "aspettatevi Jean Todt ai gran premi": il clamoroso ritorno, ecco con che ruolo

Lorenzo Pastuglia
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Per la Ferrari è tempo dei grandi ritorni: dopo l’ufficializzazione settimana scorsa dello sponsor Santander, la rossa — dopo aver annunciato anche Velas, brand specializzato nel settore delle blockchain (registri digitali le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia) — lavora per il ritorno a Maranello di Jean Todt, che ha terminato a metà dicembre il terzo mandato da presidente della Fia. Lo stesso che “da tempo è impegnato in trattative insieme al presidente della Casa di Maranello, John Elkann”, come riporta nel suo blog il giornalista Joe Saward. Proprio quest’ultimo ha anche ammesso che la lunga serie di annunci sugli sponsor non per forza esclude la prosecuzione del rapporto con Philip Morris.

 

“Aspettatevi Todt ai GP di F1 nel 2022”
“Sul sito della Ferrari c’è un grande spazio bianco sotto il titolo ‘Sponsor’ e poi ci sono due livelli di partner, con quello premium a cui sono garantiti loghi più grandi — ha scritto Saward nel suo blog —. La sponsorizzazione principale della Ferrari è ancora in palio dunque, o forse è già stata stabilita e deve essere semplicemente annunciata”. Per poi aggiungere: “L’annuncio più importante, però, sarà quello relativo al ritorno di Jean Todt a Maranello nel ruolo di super-consulente, una carica che coinvolgerà sia la Scuderia che la casa automobilistica. Aspettatevi di vedere Jean apparire alle gare nel 2022”.

 

Todt-Ferrari: binomio d’oro
Per Todt sarebbe dunque un ritorno nel team con il quale ha vinto di più. Ex direttore Corse della Scuderia Ferrari dal 1993 al 2007, a Maranello ha conquistato sette titoli Costruttori e sei Piloti: cinque a fianco del suo indimenticabile Michael Schumacher, l’ultimo con Kimi Raikkonen, prima di lasciare il ruolo da team principal a Stefano Domenicali e, nel 2008, quello di amministratore delegato del Cavallino. Nel 2009 il primo mandato da presidente della Fia, ruolo che ha ricoperto fino al 17 dicembre di quest’anno, lasciando così il posto allo sceicco Mohammed Bin Sulayem.

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