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Max Verstappen e Red Bull, "tutto i dieci giorni": mossa disperata per fermare la Ferrari, il motore nel mirino

Max Verstappen

Lorenzo Pastuglia
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I due ritiri di Max Verstappen al via di Sakhir e a Melbourne sono subito da risolvere, per far sì che la Ferrari non scappi via nelle classifiche Piloti e Costruttori. La Red Bull lo sa e sta lavorando per garantire al Campione 2021 olandese una RB18 che non gli faccia più brutti scherzi, già dal prossimo appuntamento di Imola. Tanto che il team ha inviato il propulsore di Verstappen alla sede Honda, in Giappone, per capire la natura del problema sorto in Australia. Sin da subito è apparso chiaro per Milton Keynes che i problemi riguardavano l’eccessivo consumo di benzina da parte dell’unità motrice RA621H, con il serbatoio tra le cause principali insieme al nuovo carburante E10, con un livello di etanolo (il 10%) più elevato quest’anno, nel programma che la F1 sta seguendo per diventare sempre più ecosostenibile.

 

 

Marko: “Problema vettura Max capito”. Ma resta sul vago… 
Se Christian Horner ha sottolineato come il team “sia ancora in corsa”, ma che debba “risolvere i suoi problemi immediatamente” se non vuole lasciar scappare la Ferrari, gli ha fatto subito eco Helmut Marko, il consigliere di Milton Keynes. “Siamo stati in grado di chiarire la causa della perdita di benzina nella macchina di Max”, ha fatto sapere l’austriaco in un’intervista che ha concesso a Speedweek.

 

 

Ma la preoccupazione per i tifosi della Red Bull resta eccome, dato che l’ex F1 non ha chiarito se il problema visto a Melbourne sia stato rimosso per la gara di Imola: “La questione è molto complessa - ha detto Marko -. Il problema è assolutamente diverso da quello del Bahrain”. Per capire se per il team tornerà il sereno, bisognerà dunque aspettare 10 giorni.

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